1801 |
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Giovanni Marangoni (Nomenclatura, f. 27v). |
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Affittata a Luigi Zancano (ibid.). |
1808, febbr. 26 |
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«Giacomo e G.B. q. Arcangelo Marangoni — vendono — a Giacomo q. Lorenzo Catterinuzzi — di Tramonti di Sotto e Sabata n. Zanini — di Tarcento, di lui moglie, — una casa di muro con fabriche coperte di coppi e corticella — situata nella contrada — di Rialto al c. n. 717; confina a lev. fabrica di questo — monastero di S. Bernardino, serve ad uso di locanda — della “Nave”, a mezz. il borgo — di S. Tommaso, a pon. parte — beccaria e parte — Vincenzo Parioni, fu Gastaldello, ed a tram. — Rialto Questa — vendita hanno fatta — li — Marangoni per L 15350,37 it. —» (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10583, 31). |
1809 |
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È di Giacomo Catarinuzzi; affittuali sono Antonia Manias e il caffettiere G.B. Tommasi (Registro delli aloggi, f. 20v). |
1820, giu. 12 |
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È di Giacomo Cattarinuzzi (A.S.U., C.A. I, 35/V, 34). |
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Giuseppe Presani, commesso d’ornato, esprime parere favorevole sul progetto d’ingrandire una finestra al n. 717 per uso di bottega (ibid.). |
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Segue il permesso concesso dalla deputazione d’ornato (A.S.U., C.A. I, 35/V, 2100 Orn. II C). |
1831, mar. 5 |
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È di Francesco Filaferro (A.S.U., C.A. I, 182/V, 866 Orn. II C, con dis.). |
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Il nuovo proprietario presenta un progetto di riforma, che comprende anche la casa n. 718 (ibid.). |
1831, apr. 18 |
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Francesco Fillaferro chiede di convocare il vicino Tommaso Andervolt per innalzare la casa. Il 13 maggio segue il processo verbale nel quale le parti in causa non addivengono ad alcun accordo (A.S.U., C.A. I, 182/1831/V, 1515 Pol. Giud. IX D, con dis.). |
1852 |
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Appartiene a Francesco Filaferro (Competenze, I, f. 20v). |
1854, apr. 20 |
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Giacomo Catarinuzzi per «introdurre direttamente le botte dalla strada nella osteria situata nella calle Rialto sotto il c. n. 717 A —, desidera di — allargare la porta ora troppo ristretta, proponendo di applicare alla medesima ed alle due finestre che la fiancheggieranno dei nuovi riquadri di pietra piacentina». Il permesso è accordato dalla deputazione d’ornato «in via eccezionale, trattandosi di una casa vecchia ed informe», come precisa A. Scala (A.S.U., C.A. II, 66, 2278 Orn. II C, con dis. firmato dal capomuratore Angelo Del Torre). |
1855, apr. 15 |
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Deposito di cemento idraulico e asfalto di G.B. Doriguzzi (“L’alchimista”, 6, XVI, 15 apr. 1855, 128). |
1876 |
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Francesco Scubli vi ha bottega per la vendita di cuoio (COSMI-AVOGADRO, 84). |
1883 |
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Negozio di cuoio di Pietro Contarini (AVOGADRO, 137). |
1931 |
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Negozio Travani e bottiglieria (due case). |