1801 |
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Antonio Antiveri (Nomenclatura, f. 27v). |
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Affittata a Domenico Dordolo (ibid.). |
1809 |
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È di Antonio Antiveri. Affittuale è il linaiolo Antonio Iuri (Registro delli aloggi, f. 20v). |
1812 |
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Osteria “All’onestà” (Esercenti). |
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Gestione di G.B. Del Monte (ibid.). |
1814, apr. 12 |
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In seguito ad atto oppignorativo del 28 febbr., viene pubblicato un avviso d’asta per mora di pagamento della quarta rata dell’imposta prediale per il 1813: si tratta di una stanza a pian terreno adibita a bottega d’ottonaio. Debitore risulta Antonio Antivari per L 1,72 (A.S.U., C.N., 81, Avviso d’asta per mora pagamento imposta prediale IV rata 1813). |
1815, genn. 9 |
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Giacomo Brunetta chiede il permesso di aprire una porta e un ribatto nella casa n. 713 in contrada Strazzamantello. La deputazione d’ornato non è favorevole (A.S.U., C.N., 180, 155, 0/19). |
1816, mar. 2 |
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Giacomo Brunetta «conduce ad affitto la casa del sig. Antonio Antivari — avente ingresso verso Poscolle n. 713. Essa — ha due botteghe una delle quali guarda il mezzo giorno verso Poscolle —». Il Brunetta, tolta una gronda pericolante, chiede ed otiene di sostituirla con una piú piccola (A.S.U., C.N., 180, 558 Orn.). |
1830, ag. 4 |
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È di G.B. Marchiolli; domanda di poter fare un’altana sopra la casa (A.S.U., C.A. I, 168/1830/XIV, 3309 Orn. II C, con dis.). |
1832, sett. 1 |
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È di G.B. Terenzani (A.S.U., C.A. I, 193, 3773 Orn. II C). |
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Si tratta di progetto di riforma non approvato (ibid.). |
1833 |
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Vedasi pianta delle case (A.S.U., C.A. I, 206/XIX, Strada del borgo Poscolle). |
1835, lugl. 14 |
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Casa con i davanzali delle finestre in ferro battuto. Era di Luigi Marchiolli. Convenzione col municipio per la demolizione e ricostruzione (A.S.U., C.A. I, 285/X, 3229, con dis.). |
1852 |
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Appartiene ai fratelli Terenzani. Vedasi anche n. 712 (Competenze, f. 20v). |
1874 |
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Si distinguono i n. 713 e 713 A con 855 (Prospetti di confronto, 105). |
1876 |
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Negozio di legname e materiali edilizi (COSMI-AVOGADRO, 97). Nella parte censita 713 A e 855 sono segnalati il caffè “Al ponte Poscolle” gestito da Pietro Carminati e il negozio di tele gregge e colorate, lino, canape e cordami di Giacomo Vargendo (ibid., 87, 115). |
1929 |
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Fu demolita insieme col n. 855 per la costruzione dell’attuale casa stile ’900. |
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BIBLIOGRAFIA |
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MILANESE BORTOLOTTI, L’architettura liberty, 195. |