1801 | «Treo co. Elena rel. q. sig. Alessandro» (Nomenclatura, f. 26v). | |
* | Affittuale Pietro Pascuttini (ibid.). | |
1809 | È di Elena Belgrado e di Camillo Gorgo (Registro delli aloggi, f. 19v — 20r). | |
* | Affittuali il calzolaio Pietro Pascuttino e i negozianti Domenico e fratelli Molteno. Vi è ospitato un magazzino dilegname (ibid.). | |
1815, febbr. 24 | Il co. Orazio fu Bernardino Belgrado vende a G.B. q. Giuseppe Pinzani «una casetta — composta da stanza in piano e solaro sopra, copperta di coppi — n. 687. Confina a lev. ed a tram. con case furono Gorgo, ora Antonio Pasini, a mezz. borgo di Viola, a pon. la strada che conduce attorno le mura per L 900 —» (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10302, 722). | |
1838, sett. 13 | È di Amadio Mistruzzi Della Rossa (A.S.U., C.A. I, 285/1838/VII, 5197 Orn. II C, con dis.). | |
* | Si tratta della parte dell’edificio indicata come 687 A, che il proprietario vuole alzare. Il 27 settembre, su richiesta del podestà, viene presentato anche il consenso dei vicini (ibid.). | |
°° | Il disegno è firmato da «F. Nardini M.». | |
1852 | * | La casa appare divisa in due parti, censite con i numeri 687 e 687A, appartenenti la prima a Maria Pinzani e la seconda ad Amadio della Rossa (Competenze, I, f. 19v). |
1883 | Vi è uno stallo (AVOGADRO, 156). | |
1945, febbr. 20 | È distrutta da una bomba. |