1663, genn. 1 |
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«Con la presente scrittura di locatione si dichiara qualmente il — co. Leonardo Caisello ha — concesso a ragion di semplice affitto per anni 5 — una sua casa posta il borgo di Violla a man manca andando in Poscole, con corte e stanze coperte di copi, a Ioseffo del Tor et a Maria sua moglie, con obligo di pagar ogn’anno — ducati dodesi —» (Arch. Caiselli, Istrumenti di locazione per Udine e pertinenze). |
1680, lugl. 8 |
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«Per la presente scrittura di locatione si dichiara come li — coo. G.B. et fratello Caiselli hanno dato ad affitto semplice una loro casa posta nel borgo di Violla — per anni cinque — tenuta per avanti da Lonardo Zaninotto et ciò con obligo di pagare ogn’anno d’affitto ducati dodici — a ser G.B. Zaccharia di Nimis —» (Arch. Caiselli, Istrumenti di locazione per Udine e pertinenze). |
1801 |
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Coo. Carlo e Girolamo Caiselli (Nomenclatura, f. 25v).
Affittata a Giuseppe Urbanis (ibid.). |
1808, dic. 28 |
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Girolamo e fratelli Caiselli vendono a Bernardino Pasini la casa n. 678 per it. L 1790,88 (A.S.U., N., Riccardo del fu Andrea Paderni, 9973, Repertorio, 92, f. 5v). |
1809 |
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È del negoziante Antonio Pasini (Registro dalli aloggi, f. 19v). |
1809, giu. 12 |
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Bernardino Pasini domanda una piccola parte di terreno volendo riformare la casa al n. 678 (A.S.U., C.A. I, 178/Ornato XIX). |
1815, mar. 6 |
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Inventario del magmino ad uso di legname, esistente in via Viola e senza numero, appartenente alla facoltà del defunto Bernardino Pasini (A.S.U., N., Luigi Bertoldi, 10365, 1660, n. 13, f. 40r). |
1825, febbr. 7 |
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Bernardino Pasini chiede ed ottiene di riformare la casa secondo il disegno allegato alla domanda (A.S.U., C.A. I, 100/1825/II, 556 Orn. II C, con dis.). |
1836, sett. 20 |
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Nicolò Lazzarini inoltra domanda per «innalzare la casa di sua ragione, posta nel borgo Viola — al — n. 678». Il progetto è approvato con alcune modifiche suggerite dalla deputazione d’ornato per rendere piú regolare la facciata (A.S.U., C.A. I, 254/X, 5315 Orn. II C, con dis.). |
1838, sett. 13 |
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Nicolò Lazzarini chiede di costruire il nuovo portone di pietra (A.S.U., C.A. I, 285, 5194 Orn. II C). |
1844, nov. 21 |
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Nicolò Lazzarini chiede il permesso di fare «il marciapiedi in pietra con le relative colonnette, il tutto costeggiante la di lui casa — n. 678». Il permesso è accordato con la condizione che dal progetto siano escluse le colonnine (A.S.U., C.A. I, 390/VI, 7033 Orn. II C, con dis. firmato da Francesco Nardini). |
1852 |
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Appartiene a Lucia Lazzarini (Competenze, I, f. 19v). |