1801 |
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Carlo Paroni (Nomenclatura, f. 24v). |
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Affittuale Montanari (ibid.). |
1802, sett. 1 |
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«Cornelia del q. Angelo Paroni, moglie relitta del q. Francesco Michieli , ha venduto al sig. Mattio figlio separato del sig. Antonio Caratti di Tolmezzo la mettà della quale è di appartenenza del q. Filippo fu figlio delli q. Giacomo ed Elisabetta Paroni Montanari, che unita confina a lev. eredi del q. co. Vincenzo di Pers fu Gaspardis, a mezz. il borgo di Poscolle, a pon. Meneghini di Ontegnano ed a tram. eredi Pers ; qual casa fu ad essa lasciata in legato dal q. Filippo zio con testam. 6 sett. 1753 in note del q. Alessandro Aborta . E questa vendita ha fatto pel prezzo di d 450 » (A.S.U., N., Riccardo del fu Andrea Paderni, 9980, XLV instr., 3301, f. 4432v — 4433r). |
1809 |
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È di Paolina Montanari (Registro delli aloggi, f. 18v). |
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Affittuale è l’industriante G.B. Danelucci (ibid.). |
1811, giu. 25 |
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L’amministratore dei beni retrodati del circondario di Udine vende, per L 400, al sig. Carlo fu Giuseppe Giudice la casa n. 648 già di Paolina Montanari oppignorata e retrodata per debito prediale. Confina lev. e tram. eredi di Vincenzo Pers, mezz. strada (A.S.U., N., Domenico Micheloni, 10326, 558). |
1823, ott. 21 |
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Carlo q. Filippo Montanari ed Eugenia in Guitard, figli del q. Filippo Montanari e della q. Paolina Piva, il primo per cinque ottavi e la seconda per tre ottavi, vendono a Leonardo Pecile fabbro, che acquista, per persona da dichiarare, la casa n. 648 per L 3100. «Confina a lev. e tram. cogli eredi Pers, a mezz. il borgo di Poscolle ed a pon. Giuseppe Bidossi» (A.S.U., N., Francesco Nicolettis, 10633, 372). |
1832 |
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Il capoquartiere riferisce di aver recapitato in questa casaal fabbro Leonardo Pecile l’avviso municipale n. 1050 per la «remuzione degli effetti ed articoli ingombranti le strade, piazze, selziati» (A.S.U., C.A. I, 193). |
1833, magg. 30 |
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È di Leonardo Pecile. Casa di due finestre al primo piano, ad arco (A.S.U., C.A. I, 206/I, 2398 Orn. II C, con dis., firmato dal capomastro G.B. Degan). |
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Il proprietario presenta un progetto di riforma che viene approvato (ibid.). |
1876 |
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Bottega del fabbro ferraio Gabriele De Sabbata1 (COSMI-AVOGADRO, 92). |
1921 |
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Casa del Leone. Già ufficio veneto del saggio dell’oro2 (VALENTINIS, Udine antica, 9). |
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L’edificio è vincolato dal M.P.I. con D.M. del 18 apr. 1955 ai sensi della L. 1089/1939. |
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NOTE |
1 |
Sull’attività dei De Sabbata: Esposizione, 14, 64. |
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2 |
Non si sono finora trovati documenti che comprovino l’affermazione del Valentinis. |
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BIBLIOGRAFIA |
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BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 138; BERRIS, Monografia, 7; BRAGATO, Guida, 65; GIOSEFFI, Udine, 84. |