1748, sett. 15 |
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Antonio e Valentino Susini q. Giacomo vendono a Giuseppe Lavagna «la casa situata nel borgo di Poscole, che confina a 1ev. con le case del n.h. Sagredo e parte colli eredi q. Mattio Colletti, a mezz. parte con la stessa casa e parte con la strada del borgo, a ponente con Tommaso Abramo et tram. con case di questa raggione tenute a livello da Zuanne Ghezzo e parte esse case Sagredo». Il Lavagna vende contemporaneamente la casa al co. Ottaviano Romano (A.S.U., Arch. Romano, 2, not. G.B. Pavona). |
1749, lugl. 29 |
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Ottavio Romano la vende ai sigg. Giovanni Maria, Antonio e Felice Venieri, zii e nipote, di Gradisca di Sedegliano (A.S.U., Arch. Romano, 2, not. Gerardo Muzzenini). |
1799, febbr. 20 |
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«Maddalena n. Canciano, moglie del sig. Valentino Travaino e Catterina n. Cicutti, moglie del q. Giovanni Canciano , hanno venduto al sig. Giovanni q G B Gobessi una di loro casa situata nel borgo di Poscole, confinante a lev. Lorenzo Pletti, a mezz. strada di detto borgo, a pon. contrada del co. Gorgo ed alli monti case del co. Gorgo . Et ciò per il capitale di d 280 » (A.S.U., N., Camillo Merluzzi, 9693, Instr. 1799-1801, 1184, f. 805v 806r). |
1800, ag. 5 |
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Zuanne q. G.B. Gobessi la vende ad Antonio Venier per d 6001. |
1801 |
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Antonio Venier (Nomenclatura, f. 24v). |
1809 |
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È del parrucchiere Antonio Venier; affittuale è il sarto Antonio Feruzzi (Registro delli aloggi, f. 18v). |
1812 |
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Osteria “Alla felicità” (Esercenti). |
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La gestisce Anna Venier (ibid.). |
1813, mar. 13 |
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Antonio Venier al podestà di Udine, presentando il progetto per la ricostruzione di questa sua casa, afferma che la medesima si presenta «malconcia e quasi pericolante» e che è «costretto a por mano nella medesima onde evitare qualunque pericolo che nascer potesse» (A.S.U., C.N., 180/1813/I, 1128 Orn. XIX, con dis.). |
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Il disegno è firmato da «Giuseppe Prisani Architetto Civile». |
1824, mar. 11 |
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Antonio q. Leonardo Venier vende a Girolamo ed Antonio Venerio la casa «comprensiva anche il retroposto c. n. 665, che confina a 1ev. con li consorti Pletti, mezz. Poscolle, pon. con la contrada Gorgo, tram. con Geretti G.B. loco Gorgo . Questa vendita si fa pel prezzo di austr. L 5550 » (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10604, 3206). |
1824 |
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È di Girolamo e Antonio Venerio (A.S.U., C.A. I, 89/X, 2802 Orn. II C). |
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I proprietari chiedono di chiudere una finestra «a pieppiano». Il permesso viene accordato, purché la finestra stessa sia collocata in asse con quella superiore (ibid.). |
1825, genn. 31 |
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Antonio e fratello Venerio presentano un progetto di riforma «dei due ribatti della casa fu Venier» (A.S.U., C.A. I, 100, 455 Orn. II C). |
1832 |
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Il capo del terzo quartiere riferisce di aver recapitato in questa casa alla venditrice di frutta Maria Covis l’avviso n. 1050 concernente la «remuzione degli effetti ed articoli ingombranti le strade, piazze, selziati» (A.S.U., C.A. I, 193). |
1852 |
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Appartiene ai fratelli Venerio (Competenze, I, f. 17v). |
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NOTE |
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Senza indicazione di fonte nel ms della Porta. |