Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
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    Vi sono delle pitture di Giulio Quaglia. Sec. XVII.
1744   «Maniaco. Abitano a mezzo il borgo quasi di rimpetto all’androna Brenari» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 177).
1792 * Il convento di S. Francesco di dentro esige un livello di L 7 dagli eredi del q. co. Pietro di Maniago «sopra la casa di loro abitazione nel borgo di Poscolle» (A.S.U., C.R.S., 696, Cattastico... 1792, p. 122-123).
1809 * È di Nicolò e fratelli di Maniago. Vi abita il custode G.B. Michelutti (Registro delli aloggi, f. 18v).
1838, sett. 19 * Udine. Beretta, podestà di Udine, ai coo. Fabio e Nicolò Giacomo di Maniago: «Onorata questa r. città nel venturo mese di ottobre, della presenza di S.M.I.R.A. Ferdinando I, sta nel dovere di questa pubblica rappresentanza di predisporre e prommuovere tuttocché tende dimostrare la comune esultanza di questi cittadini pel segnalato sovrano favore. Non ultimo voto del municipio si è pur quello che le case sullo stradale onorato del passaggio dell’augusto monarca presentino un aspetto ridente, quale si conviene alla circostanza, ed a questo fine si è desso indotto a procurare che tutte le case, aventi un reale bisogno, vengano, in precedenza all’arrivo di S.M., imbiancate a cura dei rispettivi proprietari, compatibilmente alle circostanze loro, ben persuasa che la spontaneità di tutti saprà concorrere a tanto scopo. Essendo nel numero di queste case anche quella nel borgo Poscolle al c. n. 631, in proprietà delle SS.LL.II., mi permetto di richiamare il ben noto loro civismo ad un’esigenza di tanto momento, nella fondata lusinga di veder per loro parte secondato questo vivisimo desiderio della civica rappresentanza» (A.S.U., C.A. I, 285/VII, 5623 Orn., II C).
1838, sett. 26   Maniago. Risposta di Fabio e Nicolò Giacomo di Maniago: «Se a festeggiare il prossimo arrivo di S.M. creduto avessimo che l’imbianco della nostra casa contribuito vi avesse, senza aspettare l’ecitamento n. 30, 19 corr., a cui ella c’invita, lo avressimo eseguito. Ma la nostra casa per la linda, la forma delle finestre ed altro, mostra il carattere del tempo in cui fu fatta e l’imbiancarla, lasciandola nel resto come è, sarebbe una sconcia barbarie. Quindi abbandoniamo il pensiero imitando l’esempio di Lei, sig. Podestà, se è lecito di paragonare l’infime cose colle grandi, che il palazzo comunale lo lascia senza dar di bianco, nella sua veneranda vecchiezza» (A.S.U., C.A. I, 285/VII, 5623 Orn. II C).
1883   Caffè Roma (AVOGADRO, 139).
  * Gestione di Luigia Casarsa (ibid.).
  °° L’edificio è vincolato dal M.P.I. con D.M. del 03 sett. 1955 ai sensi della L. 1089/1939.
     
BIBLIOGRAFIA   BALLERIO, Architettura minore, 2; BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 135-137; BRAGATO, Guida, 66; ERMACORA, Guida, 165; FURLAN, L’opera critica, 387-397; Incendio nel palazzo dei d’Attimis Maniago; di MANIAGO, Guida, 65; di MANIAGO, Storia, 140, 261; MARCHETTI, Il Friuli, 571-576; MARINI, Giulio Quaglio, 160-162; PICCO, Ricordi popolari, 29-30; RIZZI, Pluralità, 345, 384; RIZZI, Storia... Il Seicento, 77; ROTA, Cenni, 29; de RUBEIS, Catalogo, 6 (1938), 13; TRINKO, Notizie, 12; VALENTINIS, Udine antica, 23.