1800, dic. 13 | Giovanni ed Angela coniugi Moratti, eredi di Angela Radovich, fu moglie di Stefano Bianchi, vendono ad Antonio Cella una casa con fabbriche interne, «cortivo ed orto» in Poscolle per L 25702 (A.S.U., N., Liberale Girardi, 10345, II instrom., 161, f. 165v — 167r). | |
1801 | Antonio Cella (Nomenclatura, f. 23v). | |
1809 | * | È di Antonio Cella (Registro delli aloggi, f. 17v). |
1824, ag. 9 | * | Giuseppe Cella, «essendosi spezzati due pilastri delle finestre nel primo piano della casa in borgo Poscolle al c. n. 620 —, supplica — ‹di› poter riparare sull’istante». Il permesso viene accordato (A.S.U., C.A. I, 89/X, 3266 Orn. II C, con dis.). |
1852, mar. 6 | * | Francesco del q. Girolamo Cella «ha divisato di far aprire un vano di porta e di finestre in una casa di sua ragione sita in borgo di Viola al n. 620». La deputazione d’ornato approva, «siccome i vani da aprirsi sono determinati in base alla futura sistemazione di quel corpo del fabbricato» (A.S.U., C.A. II, 66, 1684 Orn. II C, con dis.). |
1852 | * | Appartiene a Giuseppe e Francesco Cella (Competenze, I, f. 17v). |
1876 | Osteria “Al cavallino” (COSMI-AVOGADRO, 107). | |
* | Proprietario è Marianno Simonetti (ibid.). Luigi Mini gestisce uno stallaggio (ibid., 114). | |
1883 | Vi è uno stallaggio (AVOGADRO, 156). | |
1931 | Casa rifatta. Negozio Filipponi. | |
* | Lo gestisce Luigi fu Pietro Zorzi, che è anche pubblico vetturale (ibid., 159). |