Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
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1643, mar. 4 * Sulla casa grava un livello a favore della fabbrica del duomo: «Alla partida di mess. Pietro Fabro, come possessor di una casa, fu di mess. Hiervasio, in loco di mess. — Andrea spadario, detto il Moro Zaccaro, herede di mess. Galvano suo avo, in loco di Novello di Variano, qual era in loco di mess. Hiervas comataro, et di mess. Zuanne fabro; già Sebastiano Paviotto possessor della casa, hora Giacomo Mitrio possessori dissero che la casa — è di presente possessa et habitata per Giacomo Mitrio sudetto, posta nel borgo; confina a sol levado con una casa della q. Dina Ardemia hoste sul canton dell’androna da Rivis verso la porta, a mezodí con una cortazza aperta, a sol a monte con Domeneco Rutarsio hoste, detto Stiva], ai monti col borgo, paga olio Ib 2» (A.S.U., C.A., 87/3, p. 9-10).
1743, magg. 18   La casa è ancora soggetta a un livello a favore della fabbrica del duomo: «Ser Zuanne Riutizio possessor dell’infrascritta casa, Sebastian Damasco alla partita di ser Pietro Fabro, in loco di ser Gervasio già di ser Andrea spadaro q. ser Bartolomio Piloso detto il Moro, erede di ser Zuliano suo avo, in loco di Novello di Varian, già di Gervasio comataro e di Zuanne Falzaro, paga di livello sopra una casa nel cattastico 1643, pagava ultimamente ser Giacomo Zamparo, detto Bisiutto beccaro, olio lb 2. Li 2 febbr. 1690 pagò ser Angelo Rivis. Dissero i confinatori che la casa soprascritta è di presente di ragione di ***, abitata da ser G.B. q. Niccolò Vida — che confina a sol levado una casa di ragione ***, posta sul canton dell’androna di Rivis, a mezz. con corte fu di ragion Rivis, a sol a monte casa fu di ragione del Rivis, al presente di ragione del sig. G.B. Mangilli, abitata da ser Bortolo Mannau oste, et alle monti la strada — del borgo» (B.C.U., ms. F. XXI, f. 69v).
1801   Antonio Cella (Nomenclatura, f. 23v).
  * Vi abita come affittuale il pittore Vicenzo Chilone1 (ibid.).
1809 * Appartiene ad Antonio Cella, vi abita il pittore Vincenzo Chilone (Registro delli aloggi, f. 17v).
1826, mar. 22 * Giuseppe Cella, proprietario dell’edificio, chiede ed ottiene il permesso di riformare la facciata (A.S.U., C.A. I, 100/1826 Ornati, Case e fabbricati, 1017 Orn. II C).
1852 * Appartiene al dott. Giuseppe Missettini (Competenze, I, f. 17v).
     
NOTE 1 Per Vincenzo Chilone: BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 76, 226, 297; M. C[IONINI] V[ISAN1], Chilone Vincenzo, Le Muse, III, 257-258; LUCIANI, Dizionario, 132; F. MUTINELLI, Annali, 692-694; R. PALLUCCHINI, La pittura veneziana del Settecento, 175; PEROCCO, La pittura veneta dell’Ottocento, 91; RIZZI, Venetische Malerei, 64; Venezia nell’età di Canova, 167; Venezia Vienna, 207, 214.