1742 | ° | L’ospitale possiede un sedime con case ed orto che comperò da Bartolomeo Bertoglia e Zuan di Polcenigo li 23 dic. 1496 e 3 febbr. 1497 (A.O.U., Notificazione e catastico de’ beni stabili). |
1801 | Pio Ospitai Maggiore (Nomenclatura, f. 23v). | |
* | Affittata ad Anna Croattina (ibid.). | |
1809 | * | È dell’ospedale civico. Affittuale è l’agricoltore Giacomo Modotto (Registro delli aloggi, f. 17v). |
1837, mar. 6 | * | L’amministrazione dell’ospedale civile chiede ed ottiene di «fare alcuni restauri ad una casa di questo ospedale, posta — nella cale Rivis al n. 595 e fare alcune modificazioni alla facciata, cioè ricostruire il portone de’ carri e riformare il portello che mette la cucina» (A.S.U., C.A. I, 269/1837/III, 1146 Orn. II C, con dis.). |
°° | Il disegno è firmato da Francesco Nardini. | |
1852 | * | Appartiene al pio ospitale di Udine (Competenze, I, f. 16v). |
1857, ag. 21 | ° | L’ospedale vende la casa a Biasone Francesco (A.O.U., Censimento stabile catastrino). |
1883 | * | Vi si trova il laboratorio del tagliapietra Antonio Vacchiani (AVOGADRO, 156). |