1801 | Domenico de Marco (Nomenclatura, f. 22v). | |
* | Affittata ad Andrea Suzzi (ibid.). | |
1809 | * | È di Domenico de Marco e di Giovanni Simonuti. Affittuali sono il vetturino Daniele Zuliani e l’industriante Bortolo Novello (Registro delli aloggi, f. 17v). |
1816, giu. 20 | * | «Ricorso del sig. Giulio Marchi, orefice, domiciliato in questa città al n. 592, con cui addimanda il permesso di poter rimodernare una casa di sua ragione situata nel borgo Poscole al c. n. 581 e ridurla come dal unito dissegno marcato con lettere A e B ut intus» (A.S.U., C.N., 180/Orn., 1021, con dis.). |
1827, ag. 6 | Augusta Tirindelli ved. Simonetti vende a Enrico q. Rodolfo Barnaba avvocato la casa n. 592. «Confina a lev. parte Luigi Pignatelli q. Domenico detto Dosso e parte Leonardo Missio, mezz. Giacomo — Cecotti, pon. G.B. q. Valentino de Marco e — calle di Rivis ed a tram. — Hugonet Pietro e Branzi Francesco. Tale vendita è fatta — per it. — L 2400 (A.S.U., N., Francesco Nicolettis, 10634, 4345). | |
1839, dic. 27 | Enrico q. Rodolfo Barnaba vende a Pietro Hugonet e Francesco Branzi la casa «con due cortivetti annessi» n. 592; «confina a lev. — Luigi Pignatelli q. Domenico detto Dosso e — Leonardo Missio, mezz. Giovanni q Andrea Cecotti, pon. G.B. q. Valentino de Marco e — calle di Rivis ed a tram. li compratori» (A.S.U., Arch. Barnaba, 5, Riccardo del fu Antonio Paderni). | |
1852 | * | La casa appare divisa in due parti, rispettivamente 592 e 592 A, delle quali la prima appartiene a Hugonet e Branzi e l’altra al dott. Enrico Barnaba (Competenze, I, f. 16v). |
1865, mar. 3 | * | La parte della casa di proprietà di Pietro Hugonet viene indicata come possibile alloggio, al piano terra, per subalterni e servi (A.S.U., C.A. I, 755, Pezza A. Prospetto ufficialità 1864). |