1788, lugl. 22 |
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Il rev. Domenico q. Antonio Pascoli vende a Domenico q. Valentino de Marco «la casa con fondi e pezzetto di cortivo � posta � nella contrada � di Rivis, che confina a lev. e mezz. � di Marco, a pon. la � contrada ed a tram. calle d’ingresso, descritta nella stima 3 magg. p.p. delli pubbl. per. � Francesco Moretti e Giovanni Carlo Jacotti» per L 2579 (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 9974, XII instr., 983, f. 1186r — 1188r). |
1800, giu. 10 |
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Domenico de Marco, abitante in borgo Poscolle, chiede di derivare un rivolo d’acqua dal vicino pozzo nel suo cortile, ad uso dei fornelli della sua filanda (A.S.U., C.A., 1/2, 249a). |
1800, sett. 6 |
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Pietro Picco vende a Domenico q. Valentino de Marco per d 550 la casa in via Ribis (A.S.U., N , Ignazio Brunelleschi, 10162, III instr., 406, f. 536v — 537v). |
1801 |
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Domenico de Marco (Nomenclatura, f. 22v). |
1807, ott. 30 |
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Ignazio de Marco si obbliga di acquistare per ven. L 3830 una casa in via Rivis già della fraterna di S. Rocco «� casa �, consistente in una stanza terianea per uso di cucina, con camera in primo piano ed altra camera in secondo piano, altro luogo terra-neo per lavanderia, come camera da letto superiore e grannaio sopra, affittata dalli rappresentanti della fraterna al sig. Domenico q. Valentino de Marco per anni 29, come da priv. scritt. 20 ag. 1790, paga annualmente lire ven. centocinque; qual locazione si ritiene nulla per il disposto delle leggi venete richiamate in esecuzione col decreto austr. 10 ag. 1803, ravivato colla decisione 24 marzo 1807, n. 6934 del � direttore � generale del demanio �» (A.S.U., N., Antonio Lorio, 10431, 10). |
1808, magg. 18 |
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Il demanio vende a Ignazio di Domenico De Marco la casa n. 591, già della fraterna di S. Rocco, per L 2226 (not. Antonio Cavassi). |
1809 |
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È di Domenico de Marco. Affittuale è il calzolaio Andrea De Lorenzi (Registro delli aloggi, f. 16v). |
1837, apr. 27 |
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Hugonet e Branzi chiedono ed ottengono il permesso di ampliare porta e finestre del pian terreno (A.S.U., C.A. I, 269/III, 2138 Orn. II C, con dis.). |
1852 |
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È compresa nel n. 585 (Competenze, I, f. 16v). |
1858 |
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Filanda per seta con 48 fornelli, gestita da Luigi Locatelli (A.S.U., C.A. I, 648/XIV, Prospetto delle filande da seta riconosciute attive nell’anno 1858 in comune di Udine, n. 10). |