1643, mar. 4 |
* |
Tra le entrate della fabbrica del duomo, è citata una casa che sorge all’imbocco di via Rivis, a levante: «Alla partita di mess. Valentino Cisilino q. mess. Alvise di Zuane Ceschino fu di messer Giacomo, sopra una casa in Poscolle, già pagavano gli eredi del q. sig. Pietro Raimondi, poi mess. Christoforo Beltrandis, come habitatori, hora mess. Francesco Cicconico habitator anch’egli della casa, heredi del Ceschino, i confinatori — dissero che la casa è di presente habitata per mess. Francesco Cicconico, possessa o da lui stesso o dal pio hospital maggiore, posta sul borgo; confina a sol levato la casa del suddetto — hospitale, a mezz. gli eredi Iliussi, mediante Paolo Della Mora, a sol a monte l’androna del Rivis et ai monti la strada del borgo; et è sul canton della detta androna» (A.S.U., C.A., 87/3, p. 8-9). |
1753 |
* |
L’ospedale in Poscolle «possede una casetta, tenuta in enfitteusi dal sig. Sebastian Signorelli per l’annuo censo di L 40. Qual casa è stata lasciata ad Andrea Cischino l’anno 1571, 14 lugl. —» (A.C.U., A.A.O., Cattastico... 1753, n. 267, f. 255v). |
1753 |
* |
L’edificio è ancora gravato da un livello per la fabbrica del duomo: «Ser Francesco Ciconico in loco del q. Cristoforo Beltrandis paga sopra una casa fu delli eredi q. Pietro Raimondi, era abitata da Pietro osto in luoco di ser Valentino q. ser Alvise di Zuanne q. Giacomo Ceschino, come nella confinazione 1643, olio lb 1. Doppo ser Giacomo sellaro casarollo inquilino della casa, che è quella appresso il canton dell’androna di Rivis e quasi dirimpetto all’osteria delli sigg. Gabrielli di Rivolto, fu prima delli eredi Donzelli. — Dissero i confinatori che la casa contrascritta è di presente di ragione dell’egr. sig. Giuseppe Signorelli per esso abitata, che confina a lev. casa di ser Giuseppe Zoratto mediante casa abitata da ser Zuanne da Rizzo beccaro, a mezz. area fu di ragione di Carlo Della Mora, ora abitata da ser Tommaso di Vit Nolizino, a sol a monte l’androna de Rivis, et ai monti la strada del borgo et è posta sul cantone della contrada di Rivis» (B.C.U., ms. F. XXI, f. 68r — 68v). |
1770, febbr. 5 |
* |
Con riconferma il 29 nov. 1779, l’ospedale esige ancora da Sebastiano Signorelli q. Giuseppe «per casa concessa in enphiteusim, con instr. 1747, 24 lugl., nod. G.P. Pavona fu cancelliere, contadi L 40 —» (A.C.U., A.A.O, Rottolo livelli 1769, p. 187). |
1783, ag. 30 |
* |
«— Il — chierico — Antonio, figlio — del q. — Sebastiano Signorelli — si è costituito in patrimonio ecclesiastico la casa di propria — abitazione, posta nel borgo di Poscole, con suoi fondi e cortivo — per il valor di d 1044 s 18, risultanti dalla privata stima 14 corr; formata dalli pubbl. per. — Aurelio Manetti e Niccolò Desia —» (A.S.U., N., Domenico Prodolone, 10073, I instr., 27, f. 38r — 38v). |
1801 |
|
Rev. Antonio Signorelli (Nomenclatura, f. 22v). |
1809 |
* |
È del sac. Antonio Signorelli (Registro delli aloggi, f. 16v). |
1817, nov. 5 |
|
Brambilla di Sebastiano Signorelli in Peratoner vende la casa 588 a Carlo di G.B. de Marco (A.S.U., N., Francesco Nicolettis, 10631, 2980). |
1819, sett. 4 |
|
È di Carlo de Marco che domanda di fare il portone a bugne (A.S.U., C.A. I, 35/1820/V, 3391 Orn. II C, con dis.). |
1820, apr. 13 |
* |
La deputazione d’ornato lamenta che si sarebbe dovuto provvedere a lavori piú importanti di struttura (A.S.U., C.A. I, 35/V, 1230 Orn. II C). |
1820, sett. 30 |
|
Carlo di G.B. de Marco vende a Ignazio de Marco q. Domenico de Marco due case in Poscolle, n. 588 e 589; confinano lev. Dorotea Driussi e parte acquirente, mezz. eredi Marioni, pon. Rivis, tram. Poscolle (A.S.U., N., Francesco Nicolettis, 10631, 2980). |
1834 |
° |
Ignazio q. Domenico de Marco loco don Antonio Signorelli, loco Sebastiano q. Giuseppe Signorelli, paga ven. L 40 sopra una casa in via Rivis dell’ospitale, concessa in enfiteusi coll’istr. 24 luglio 1747, atti G.B. Pavona (A.O.U., Ospitale. C1. Quaderno livelli, decime, conti. Principia 1834). |
1835, lugl. 7 |
|
Ignazio ed Elisabetta de Marco vendono al dott. Luigi fu Sebastiano Rizzi le case 588, 589 (Atto privato, A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10316, 3115). |
1837, genn. 24 |
|
Il dott. Luigi Rizzi del fu Sebastiano vende a Valentino del fu G.B. Perubini le case n. 588-589 «fra li confini a lev. — Hugonet e Branzi, a mezz. casa n. 589, a pon. con casa al n. 587 di — Driussi e la calle — di Rivis ed a tram. il — borgo di Poscolle —» (ibid.). |
1838, sett. 22 |
|
G.B. Perubini vende le case a Pietro fu Angelo Bonini (Atto privato, notizia desunta dal rogito del 25 ott. 1838). |
1838, ott. 25 |
|
Pietro Bonini vende a Gasparo Sbuelz la casa n. 588 conf. lev. casa Bonini, mezz. e tram. casa Driussi ora Patrizio, pon. androna Rivis per austr. L 6400 (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10614, 5281). |
1838, nov. 5 |
|
È di Gasparo Buelz (A.S.U., C.A. I, 285/VII, 6245 Orn. II C, con dis.). |
|
* |
Chiede di aprire una finestra verso via Rivis (ibid.). |
1852 |
* |
Appartiene a Gaspero Sbolz (Competenze, I, f. 16v). |