1801 | Co. Giovanni Gorgo (Nomenclatura, f. 21v). | |
* | Affittuale Anna Coredazza (ibid.). | |
1809 | È di Andrea Cescutti ortolano e di Anna Corodassa industriante (Registro delli aloggi, f. 16v). | |
* | Affittuali sano l’industriante Maddalena Magrina e il domestico Osvaldo Cargnelli (ibid.). | |
1814, giu. 28 | * | «Sono comparsi Manzi di me Osvaldo Colomba not. Antonio ed Angela , figli delli deffonti Nicolò e Verghinia n. Rotta iug. Clochiatti e Andrea q. Antonio e Teresa Bruscone iug. Ceschiutti, lavoratori di orti, possidenti , e hanno stipulato come segue. Stante l’impedimento preteso farsi dalli Ceschiutti del libero transito alle due stanze delli Clochiatti, una serviente ad uso di fornelli e l’altra ad uso di legnara, furono detti Clochiatti necessitatti di far praticare alli Ceschiutti la licitazione col mezzo dell’usciere Francesco Cisotti nell’epocha delli 14 apr. 1814 ; in sequella sono anco fatti novi atti innanzi la r. corte di giustizia civile e criminale del Passaziano ed avendo li iug. Ceschiutti conosciuto innopinabili le ragioni di Clochiatti, li stessi iugali accordano il libero ingresso e regresso alli Clochiatti per la contrada del Fredo, entrando per la porta del sotto-portico della casa segnata col c. n. 559, indi introducendosi sul corridore consortivo con il Corradazzo ed entrando nella corte delli Ceschiutti e da quella sarà estratta una callisella lunga pd 4 3/4 a tutta longhezza della corticella, onde da quella appresso il muro della casa delli sigg. Clama d’Artegna averne il libero ingresso alle due stanze e casa d’essi Clochiatti . Li iug. Ceschiutti s’obbligano di chiudere la restante con muro da fabbricarsi sui fondi a tutta longhezza fin al muro della casa Clochiatti, non però piϊ alto di quello che presentemente esiste a pon. della citata corticella, il quale serve di separazione con Corradazzo » (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10300, 581). |
1829, ag. 22 | Angelo q. Andrea Ceschiutti vende per ven. L 1350 a Valentino Antonio q. G.B. Sabbadini casa in Poscolle n. 559 o meglio «il fabbricato a tram. della corte che comprende una stanza ad uso di cucina in piano, una camera sopra con annesso sito di scala e scala, solaro ad uso di grannaro» Confina a lev. e parte a mezz. con gli eredi di Giuseppe Casi, mezzodν Coradazzi, pon. passalizio consortivo, tram. Clocchiatti (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10312, 2452). | |
1852 | * | Lo stabile è composto di quattro parti, delle quali i n. 559 A e 559 B appartengono a Luigi Coradazzi; e i n. 559 C e 559 D a Limpio Ceschiutti (Competenze, I, f. 16v). |
1876 | * | L’edificio ospita una falegnameria di proprietà di Maria Floreani (COSMI-AVOGADRO, 93) |