1753 |
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«Il sig. Antonio Smiola paga di livello ogn’anno a S. Giacomo L 12 e Giacomo Zinio paga altre L 12 s 12 alle partite di Girolamo Sticotto e Francesco Monte , sopra una casa che fu livellata a Domenico detto Pittot di Beglian nell’anno 1474, 9 apr., ser Rodolfo cancelliere della fratterna» (A.C.U., A.A.O., Cattastico ... 1753, f. 282v). |
1793, ag. 25 |
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Daniele q. Domenico Moro vende a Nicolò q. Giacomo Flumiani una casa nell’androna Brenari confina con il Borgo Poscolle per d 2700 (A.S.U., N., Andrea del fu Francesco Brunelleschi, 9966, 254, f. 380r -381r). |
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L’atto si rifà a una operazione di stima compiuta il 6 ag. 1792 dal pubbl. per. Nicolò Camucio (ibid.). |
1801 |
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Venanzio Moro (Nomenclatura, f. 20v). |
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Affittata a G.B. Visentini (ibid.). |
1808, mar. 27 |
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« Antonia, figlia delli q. Giuseppe e Catterina n. Visentini iugali Garzarolli, moglie rel. del q. Venanzio Moro , anco come procuratrice del sig. G.B. di lei fratello , ha venduto al sig. G.B. q. Giovanni Del Frate il libero transito, ossia passalizio nella corte della venditrice, unita alla casa di sua abitazione , situata nel borgo di Poscolle al n. 530, coll’apertura del muro divisorio, che separa l’abitazione dell’acquistante con quella della venditrice, confina a lev. l’acquistante con detto muro, mezz. Nicolò Flumiani, pon. contrada detta dei Brenari ed alle monti la casa della venditrice Questa vendita ha fatto la venditrice per il prezzo di ven. L 1806, fanno d’Italia L 412,47 » (A.S.U., N., Domenico Cosattini, 10563, 25). |
1809 |
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È di Antonia Moro, che ne abita una parte, e di G.B. Pletti; affittuale è il domestico Germanico Padoano (Registro delli aloggi, f. 15v). |
1810, sett. 14 |
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Antonia nata Garzaroli, vedova del q. Venanzio Moro, vende a G.B. q. Lorenzo Pletti per L 729 una casetta in borgo Poscolle in fondo al cortivo di sua abitazione, già acquistata li 9 nov. 1801, atti G.B. Strazzolini, da Angiola Visentini, ved. q. Pietro Taschiutti (A.S.U., N., Luigi Bertoldi, 10355, Rep. I, 474, f. 48r). |
1812, magg. 31 |
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In seguito ad atto oppignorativo del 14 febbraio, viene messa all’asta «una stanza a pian terreno ad uso di cucina dal corpo della casa in calle dei Brenari al n. 530 con ingresso verso la corte». Debitrice per L 12,11 risulta Antonia Garzarola vedova di Venanzio Moro (A.S.U., C.N., 81, Processo verbale d’asta con effetto, n. 36). |
1815, magg. 23 |
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Antonia Garzaroli ved. Moro vende a Giacomo Bertuzzi una porzione di casa in contrada Brenari n. 530, per L 2489,34 (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10445, 528; alleg. la stima del pubbl. per. Francesco Pascoli). |
1834 |
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Fabris Giuseppe, loco Giacomo Zinio, loco Zuane Tadeo, loco Antonio Smiola e Domenico Bortolotto, loco eredi Bastian, loco Nicolò e Zuane Sasso, paga sopra una casa in via Brenari ven. L 12 s 12, già dell’ospedale (A.O.U., Ospitale, C1. Quaderno livelli, decime, conti. Principia 1834.). |
1852 |
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Il complesso comprende anche i n. 527 e 528 (Competenze, I, f. 15v). |
1874 |
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Vedasi n. 528. |