1801 |
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«Passalenti sign. Girolama con case interne» (Nomenclatura, f. 20v); poi Domenico Pletti (Registro anagrafico, f. 13r). |
1806, mar. 26 |
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« Gerolamo q. Francesco Passalent, per sé e come procuratore della sign. Girolama madre , ha dato a titolo di pegno godere alli G.B. e Zonobbia iugali Plet una stanza terranea ad uso di cantina situata in borgo di Poscolle interna ed incorporata nella di loro casa d’abitazione 527. Confina verso lev. con il sottoportico di essi cedenti mezz. ad a tram. case e cortivo delli cedenti, ed a pon. parte casa degli eredi Gazzaroli ossia Visintini e parte corticella delli acquistanti Plet» (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10293, 520). |
1808, mar. 24 |
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«Girolama n. Smiola, moglie rel. del q. Francesco Passalent e Girolamo Passalent di lei figlio hanno venduto al sig. G.B. q. Giovanni Del Frate un pezzo di cortivo con vari coperti di coppi, sostenuti da pillastri, ed una fabrica con cantina sotteranea, stalla, rimessa e fenile di sopra, aventi l’ingresso in detto cortivo, rinserrato da muri divisori, il tutto presentemente possesso dalli Passalent, situato al n. 527; confina a lev. eredi q. Antonio Albini, mezz. Giacomo Del Bon, pon. eredi Visentini ed a tram. detti Passalenti . E questa vendita fanno per il prezzo di locali L 9567 s 2, d’Italia L 4895,28 » (A.S.U., N., Domenico Cosattini, 10563, 23). |
1808, apr. 22 |
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«Girolamo q. Francesco Passalent, mercante di grassina, ha venduto alli G.B. e Zenobia iugali Plet smerzianti vino al minuto al n. 528, una casa interna alla corticella del venditore situata nel recinto del borgo Poscolle » (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10295, 7). |
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Allegata vi è la stima con l’inventario dei pubblici periti G.B. Masarini e Giovanni Picco, con gli estremi: «Una casa di muri coperta di coppi, interna, composta d’una stanza terranea, sottoportico servi un tempo ad uso d’ingresso per le case piϊ interne, posta nel borgo di Poscolle dal corpo del c. n. 527. Confina a lev. G.B. Del Frate e parte Antonia Vicentini, pon. Vicentini e parte G.B. Plet acquistante, ed a tram. corticella restante al venditore » (ibid.). |
1808, ag. 10 |
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«Girolamo del deffunto Francesco Passalenti , mercante di grassina, ha venduto alli G.B. q. Lorenzo e Zenobia iug. Pletti negozianti di vino al minuto al c. n. 528, una casa di muri copperta di coppi, con porzion di sotto-portico e solari sopra e porzion di corticella, il tutto situato nel borgo di Poscuole al c. n. 527 , nel medesimo pervenuta in vigor di donazione fattali dalla sign. Girolama n. dal q. Giuseppe Smiola, ved. del q. Francesco Passalent, madre d’esso venditore » (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10295, 13; alleg. stima del 1808 ad opera di Gaetano Perioni e Giovanni Picco). |
1809 |
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È dell’oste G.B. Pletti. Inquilini sono il «casolino» Donato Stuzzi, il pittore Pietro Pinzani, l’impiegato Andrea Crisma (Registro delli aloggi, f. 15v). |
1822, apr. 2 |
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Domenico Pletti presenta progetto di riforma della propria bottega «sottoposta alla casa n. 527 ». L’approvazione è subordinata alla condizione «che la cornice tracciata sia eseguita in conformità a quelle che si son finora costruite nei locali di proprietà comunale e che sia ritirato ed abbassato un poco il gradino della porta ora del tutto incomodo e pericoloso» (A.S.U., C.A. I, 68, 1375 Orn. II C). |
1832 |
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Il capo del terzo quartiere riferisce di aver recapitato in questa casa al pizzicagnolo Giovanni Francesconi l’avviso municipale n. 1050 per la «remuzione degli effetti ed articoli ingombranti le strade, piazze, selziati» (A.S.U., C.A. I, 193). |
1833, sett. 25 |
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Domenico Pletti chiede di «munire di una regolare cornice il sopra limitare della porta e delli due ribatti della bottega nella casa di sua ragione nel borgo di Poscolle n. 527». Ottiene il nulla osta (A.S.U., C.A. I, 206/I, 4464 Orn. II C). |
1852 |
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Insieme con il n. 528 appartiene a Domenico Pletti. Viene indicato come possibile alloggio stabile per un maggiore (Competenze, I, f. 15v). |
1876 |
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L’edificio ospita il negozio del pizzicagnolo e salsamentario G.B. Perosa (COSMI-AVOGADRO, 110); vi ha recapito il sensale di seta e bozzoli Giuseppe Bonacini (ibid., 113). |
1883 |
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Maria Del Negro è proprietaria di un negozio di liquori e commestibili diversi (AVOGADRO, 147). |