1666, apr. 16 |
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Il co. Leonardo Caiselli vende una casa in Poscolle «sul canton dell’androna del Sale» alla sign. Rosa vedova di Girolamo Colombo. Esso l’aveva acquistata nel 1653, ag. 12, atti Brunelleschi Giuseppe (A.S.U., Arch. Caiselli, Istrumenti acquisti e vendite. Udine e pertinenze e A.S.U., N., Giacomo Citareo, 7593, Istr. 1666, f. 126r — 127v). |
1676 |
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Si concede un pezzetto di terreno a G.B. Nozzi «per occasione della fabbrica che intende fare nella casa acquistata dagli eredi Colombi» (Acta, LIX, f. 413v — 414v, con dis.). |
1801 |
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Co. Lodovico di Valvason. Sua abitazione (Nomenclatura, f. 20v). |
1809 |
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È di Daniele Sarmeda (Registro delli aloggi, f. 15v). |
1813, ott. 4 |
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«Inventario di beni ed effetti del def. sig. Girolamo Barnaba, fatto sulle ricerche del sig. Pietro Andrea q. Nicolò Barnaba ed il sig. Antonio Mantoani» in borgo Eugenio, alla casa dei sigg. Sarmeda n. 516, secondo piano (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10441, 90). |
1814, lugl. 25 |
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Il co. Daniele fu co. Francesco Sarmede vende a Giuseppe Fabrizio, per persona da dichiarare, «una casa fu Valvason, serve di attuale sua abitazione, sita nel borgo di Poscolle n. 516, che confina a lev. con la contrada del Sale, mezz. e pon. Francesco Deganis ed a tram. il borgo ; non che due locali per uso di stalla, una serve per esso co. Sarmede e l’altra affittata a Antonio Xotti, siti nella calle del Sale , che confinano a lev. la calle suddetta, mezz. G.B. Cappello, pon. Carl’Antonio Bon-fin ed a tram. Francesco Deganis . La vendita fatta viene pel prezzo d’it. L 19034,55 » (A.S.U., N., Domenico Micheloni, 10328, 1298). |
1814, ag. 10 |
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Antonio Scalfarotti «desiderando di compire la facciata della casa situata nel borgo di Poscole al n. 516, ne presenta disegno dimostrando le opere da farsi le quali sono il rialzamento della porzione di fabbricato A, B, E, F a compagnamento dell’altro fabbricato; cosν pure tagliare la linda e fare la cornice, intonacare da nuovo la facciata e biancare » (A.S.U., C.N., 180/1814/II, 4533 Orn. XIX, con dis.). |
1815, mar. 6 |
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Antonio Scalfarotto vuole «apprire una porta e due ribatti nella casa sita al n. c. 516 » (A.S.U., C.N., 180, 1529 0/19). |
1832 |
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Relazione del capo del terzo quartiere, che riferisce di aver recapitato in questa casa al pizzicagnolo Giovanni Fabbruzzi l’avviso n. 1050 circa «la remuzione degli effetti ed articoli ingombranti le strade, piazze, selziati» (A.S.U., C.A. I, 193). |
1841, sett. 4 |
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È di Lucrezia Desia Simeoni (A.S.U., C.A. I, 328/1841/VIII, 5774 Orn. II C, con dis.). |
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La proprietaria presenta progetto per riformare la facciata, che viene approvato, «sebbene la collocazione della porta non convenga per la mancanza di vani ad essa verticali» (ibid.). |
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Il disegno è firmato da « Giuseppe Bernardinis capo mastro». |
1845, ag. 21 |
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Lucrezia Desia Simeoni domanda di costruire portone bugnato simile ad attiguo esistente (A.S.U., C.A. I, 390/1845/VI, 5257 Orn. II C, con dis.). |
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Il disegno è firmato da « Eusebio Brida Muratore ». |
1852 |
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Appartiene a Desia Simeoni. L’edificio viene indicato come idoneo per alloggio, in forma stabile, di un maggiore (Competenze, I, f. 14v). |
1876 |
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Osteria “Alla Nazionalità” (COSMI-AVOGADRO, 105). |
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Ne è proprietaria Santa Banelli (ibid.). Nella bottega censita 516 A svolgono la loro attività i fratelli Ridolfi pizzicagnoli e salsamentari (ibid., 110). |
1883 |
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Osteria “All’Olmo” (AVOGADRO, 151). |
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Proprietà di Giacomo Gaiotti (ibid.). |
1892, febbr. 8 |
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Inaugurazione della farmacia del dott. Antonio Manganotti1 (“Il Friuli”, 10, XXXIII, 8 febbr. 1892, 2). |
1931 |
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Proprietà Gaiotti. Farmacia Manganotti. |
1948 |
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Vi ha sede la farmacia Manganotti. |
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NOTE |
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Il Picco non manca di osservare che la farmacia è dotata di scaffali artistici, opera dello stipettaio Antonio Brusconi (PICCO, Lavoro artistico). Un’annotazione a matita sotto un cassetto reca l’indicazione «fratelli Zamparutti, 8 aprile 1898». |