1801 | March. Lorenzo Mangilli (Nomenclatura, f. 19v). | |
* | Affittuale Veronica Miconi (ibid.). | |
1809 | * | È di Lorenzo Mangili. Inquilino è il domestico Giovanni Robisgh (Registro delli aloggi, f. 14v). |
1844, mar. 11 | * | Massimo Mangilli presenta progetto per ricostruire la casa. In data 19 aprile l’ingegnere municipale Lavagnolo comunica alla congregazione municipale che «il lavoro di riforma della casa del — march. Massimo — Mangilli non è diretto da alcun capomastro, almeno da quanto dichiarò il proprietario interpellato. E non fu nemmeno adempiuto alla condizione impostagli che il disegno di riforma venisse sottoscritto da un approvato artista. L’informe guscione è compito né — il proprietario è disposto a demolirlo». Il podestà accetta il fatto compiuto, «visto che se fossero state eseguite le incombenze — non sarebbe avvenuto il fatto —» (A.S.U., C.A. I, 375/1844/III, 1667 Orn. II C, con dis.). |
1844, nov. 25 | * | Nuovo progetto del Mangilli firmato dall’ing. Fantoni. La deputazione comunale d’ornato suggerisce sostanziali mutamenti (A.S.U., C.A. I, 390/1845/VI, 7741 Orn. II C, con dis.). |
1852 | * | Lo stabile appare composto di tre parti, censite rispettivamente 508, 508 A e 508 B, tutte appartenenti ai marchesi Mangilli (Competenze, I, f. 14v). |
1876 | * | Vi ha recapito l’ing. Giuseppe Vidoni (COSMI-AVOGADRO, 96-97). |