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Antico molino dell’ospedale abbattuto nel 1927. |
1440 |
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«Dona Fina paga per anno per la anima de d. dona Floris sora una sua casa murada e de copi coverta mituda in Udene del lado delle Becharie, zoè in mezo delle becharie e dello molino della fradagla delli Batudi de Udene, della quale a torno a torno sono le vie publice, marcha de denari una lagada per la dita dona Floris, la qual se debia pagare in la festa de s. Hermachor, segondo che apar dello legado in uno publico instrumento scrito per man de ser Iacum nodar fil che fo de Lenart de Udene in millesimo IIIJc LX - adì VIIIJor de luyo» (A.S.U., Arch. Confraternita dei Calzolai, Libro rosso, I, f. 33r). |
1653, magg. 30 |
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«Grazzan. Ser Valentino Andreosso paga di semplice affitto d 18 a l’anno, sono L 111 s 12, sopra le case contigue al molino di questo pio luogo, avuto per il — Dreosso, come per locatione di 30 magg. 1653 di mi cancelliere, con obligo — di dover egli tenir in carico a sue spese le medesime case. Nota che le medesime case — furono date a goder al medesimo hospitale da — Marco Antonio Gallici per ducati duecento e cinquanta pacto recuperandi —» (A.C.U., A.A.O., Libro generai de’ livelli, n. 266, f. 10r). |
1657, ag. 10 |
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Garanzie di mad. Lavinia Tacella, m. Valentino Linerio tintore in borgo d’Isola e m. Giacomo Vasselaro muratore e Giovanni Ermano «casarolo in borgo di Gemona», per Benedetto di ser Andrea di Benedetto, e ser Antonio del fu G.B. Torreano mugnai che prendono in affitto il mulino dell’ospedale (A.S.U., Arch. S. Maria dei Battuti, V, f. 83r — 83v). |
1659, genn. 15 |
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«Furono affittate le soprascritte case insieme col collino annesso, a ser Francesco Slanz monaro —» (ibid.). |
1753 |
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«L’ospedale maggiore in borgo Grazzano possede un molino — tenuto a semplice affitto da G.B. Filippon q. Giacomo —. Quel molino, detto del Cisilino, è di ragione antichissima del pio luoco e fin dal 1376, 27 maggio per man de ser Ambrosio de Cuccana fu allivellato a Zuanne Scribli e del 1593, 7 marzo, stante che il pio luoco era in difetto d’esigere li suoi livelli, fece incantar il detto molino e dopo vari esperimenti d’incanti ai 17 febraro 1595 fu deliberato al pio luoco per stima —» (A.S.U., A.A.O., Cattastico ...1753, f. 197v). |
1801 |
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«Pio ospitai maggiore; affittuale Antonio Iacob molinaro» (Nomenclatura, f. 19v). |
1808, febbr. 9 |
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«N. 506. Giovanni ed Agostino lacoppi molinari di ragione del pio ospitale di questa città con corenti n. 4» (A.S.U., C.A., 1/2). |
1809 |
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È dell’ospedale. «Molino senz’altra abitazione» (Registro delli aloggi, f. 14v — 15r). |
1852 |
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Mulino dell’ospedale (Competenze, I, f. 14v). |
1883 |
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Mugnaio Giovanni Trevisan (AVOGADRO, 149). |
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BIBLIOGRAFIA |
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Parti prese... 1898, 42; Parti prese... 1906, 101; Parti prese... 1913, 151, 254. |