1801 |
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È della chiesa di S. Tomaso, vi abita il nonzolo (Nomenclatura, f. 18v). |
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Poi fu Brunetta, poi Cozzi Cargnel (Registro anagrafico, f. 11v). |
1807, nov. 21 |
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Asta della «casa situata — al c.n. 472 di provenienza della fraterna di S. Tomaso, abitata gratis da Andrea Marcolino nonzolo, descritta al n. 9 della cedola». È assegnata per L 800 a Nicolò Variola (A.S.U., N., Antonio Lorio, 10431). L’assegnazione definitiva è però fatta nel 1809. |
1809 |
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È del regio demanio. Vi abita l’industriante Andrea Marcolino (Registro delli aloggi, f. 14v). |
1809, sett. 26 |
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Il demanio vende a Nicolò q. Domenico Variola la casetta del “nonzolo” di S. Tomaso n. 472 (A.S.U., N., Antonio Lorio, 1420, 238, con perizia sullo stabile, operata dall’ing. Paolo Bianchi in data 26 ag. 1807). |
1809, ott. 7 |
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Nicolò q. Domenico Variola vende a Giacomo q. Basilio Brunetti la casetta n. 472 «composta in piano da una stanza ed in primo appartamento da due piccole camere, una delle quali esiste sopra la fu sacrestia per uso della chiesetta sopressa di S. Tornaso, e da un solaro in secondo appartamento» per L 562, confinante lev. e mezz. con Pietro Marchettani, pon. callisella detta di S. Tomaso, tram. la soppressa chiesa di S. Tomaso (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10295, 50). |
1815, mar. 18 |
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Vedasi n. 470. |
1816, apr. 30 |
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Giacomo Brunetta cede a Giuseppe fu Osvaldo Cozzi di Piano «fabbrica situata nella contrada di S. Tomaso —, serve per abitazione del — Brunetta, a risserva della bottega e magazzeno con andito a pie’ piano, che sono affittati al sig. Englaro e Capellari soci; confina a lev. — con — Francesco Mazeri, mezz. fabbrica bassa — del — Brunetta, pon. calesela senza uscita ed a tram. contrada di S. Tommaso. La fabbrica stessa è composta di quattro piani, eretta da nuovo da pochi anni —» (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10304, 923, con perizia dei pubbl. per. Osvaldo Colomba, Francesco Picco e Vincenzo Moro). |
1831, sett. 23 |
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Giuseppe Micoli, proprietario dello stabile, presenta progetto per la sostituzione della cornice. Ne ottiene l’approvazione (A.S.U., C.A. I, 182/V, 4179 Orn. II C). |
1833, mar. 30 |
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Convenzione fra Antonia fu Pietro Ferrazzi, ved. di Giacomo Brunetta e cessionaria del figlio Pietro Brunetta cappuccino, ed i suoi fratelli Lodovico e Giuseppe Ferrazzi, con la quale cede ad essi la casa in pagamento di debiti (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10615, 5430). |
1839, ag. 31 |
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«— Lodovico Ferazzi — vende — al sig. Francesco Mazeri — le fabbriche e fondi situati nell’androna senza uscita, che diverge mezz. dalla contrada di S. Tommaso, ora coscritta al c. n. 472, colli miglioramenti sinora fatti dal — Ferrazzi, fra li confini a lev. tanto in pian terreno, quanto in primo che in secondo appartamento, l’acquirente — Mazeri, mediante calletta di sua ragione, a mezzog. lo stesso Mazeri mediante promiscuità di muro col venditore, a pon. la suddetta androna e a tram. — Giuseppe e fratelli Cozzi, mediante muro promiscuo col venditore fino all’altezza del tetto che copre la casa abbracciata dal presente contratto —. Il prezzo — fu — convenuto in austr. — L 2600 —» (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10615, 5430). |
1850, mar. 11 |
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Vedasi n. 470. |
1852 |
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Appartiene a Mario Luzzati (Competenze, I, f. 13v). |
1883 |
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Trattoria “Alla nave” e stallo (AVOGADRO, 156, 157). |
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Gestione di Caterina Pacco Zanini (ibid.). |
1931 |
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È abbattuta. |