[s.d.] |
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Progetto per la casa del dott. Cortis in androna S. Tomaso. Disegno firmato da Valentino Presani (M.C.U., sch. 4976). |
1801 |
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Ecc. sig. Daniele Cortis1 (Nomenclatura, f. 18v). |
1809 |
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È dell’avvocato Francesco Cortis (Registro delli aloggi, f. 13v). |
1813, ag. 10 |
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Francesco fu Daniele Cortis vende a Domenico fu Giacomo Trombetta per L 15862 la casa n. 465: «confina a lev. colli — Colombatti — e parte colli eredi dell’ora deffunto — Lorenzo Cora, mezz. colli — Colombatti, ed a pon. parte col sig. Leonardo Pitoni fu Ceschiutti, loco Prodoloni, e parte con questa famiglia delli sigg. di Toppo, ed a tram. colla — contrada» (A.S.U., N., Luigi Bertoldi, 10361, 1378). |
1815, ag. 29 |
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Domenico Trombetta chiede di «ridurre ad uso di bottega una stanza a pianterreno nella casa attuale in questo borgo di S. Tomaso al n. 465 di sua propria ragione ed abitazione la quale guarda la contrada sudetta» (A.S.U., C.N., 180, 6269 Orn. II C, con dis.). |
1817, giu. 19 |
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È di Domenico Trombetta (A.S.U., C.A. I, 10/XIII, 2962 Orn. II C, con dis.). |
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Il proprietario chiede il permesso per ingrandire due finestre al pian terreno. Riceve l’approvazione (ibid.). |
1819, giu. 27 |
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Lo stato della gronda della casa di Domenico Trombetta è oggetto di preoccupazione per la deputazione d’ornato (vedasi n. 464). |
1835 |
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Vi ha recapito il chirurgo condotto dott. Francesco Colussi (A.S.U., C.A. I, 237/XII, Elenco del personale sanitario). |
1836, mar. 18 |
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È del dott. Francesco Colussi che domanda di modificare la disposizione delle finestre (A.S.U., C.A. I, 254/X, 1494 Orn. II C, con dis.). |
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La richiesta è accolta (ibid.). |
1852 |
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Appartiene al dott. Francesco Colussi (Competenze, I, f. 13v). |
1880 circa |
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Gli eredi Colussi vendono la casa all’orefice Ferrucci2. |
1883 |
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Orologeria di Giacomo Ferrucci (AVOGADRO, 150). |
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NOTE |
1 |
Nel museo civico di Udine è conservato un disegno di Valentino Presani col progetto per la casa del dott. Cortis in androna S. Tomaso (M.C.U., dis. n. 4976, disegno a penna su carta bianca cm 65 × 46). |
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2 |
II Picco segnala l’insegna del negozio, dipinta dal pittore Toso: PICCO, Negozi che abbelliscono la città. Vedasi anche n. 462. |