Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
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1585, sett. 16 ° «Nob. Hieronimus q. Simonis de Simoninis vendidit presbitero Dominico Venerio et Fortunato filiis q. ser Iohannis Venerei unam domum in contrata Foeni, pictam cum arma Simonina, que domus confinat ab una parte cum d. Iohanne Francisco Lucio not., ab aliis duabus partibus cum nobilibus Colombattis1, a quarta parte cum strata, pretio d 1100» (Not. Pietro Antonio Brunelleschi, B.C.U., Doc. Venerio). Vedasi n. 419.
1776, lugl. 16   Elena, nata di Montegnacco del Pozzo, ved. di Nicolò Colombatti, vende a Carlo Sabbadini una casa in contrada del Fieno «risservandosi detta — sign. Colombatti l’uso del pozzo esistente nella casa venduta e di piantar una corda fuori della terrazza — per estrar il bisogno dell’acqua per uso solo della di lei famiglia» (A.S.U., N., Carlo Muzzenini, 9642, Istr. 1776).
1782, apr. 29 * Appartiene a Lorenzo Cora. Vedasi n. 463.
1798, giu. 25 ° Francesco, don Marco e Girolamo Colombatti ratificano il contratto 1776, lugl. 16, stipulato da loro madre Elena (not. Luigi Bertoldi).
1801   Sig. Lorenzo Cora (Nomenclatura, f. 18v).
1809 * È di Rosa Cora (Registro delli aloggi, f. 13v).
1819, giu. 27 * La deputazione comunale d’ornato denuncia alla congregazione municipale «che anco le linde delle case n. 464 di ragione Cora, n. 465 di proprietà del sig. Domenico Trombetta si manifestano bisognevoli di riparazione a toglimento di sospizioni di pericolo e danno de’ transitanti» (A.S.U., C.A. I, 24/XI, 2287 Orn. II C).
1830, mar. 26   È di Antonio De Zorzi (A.S.U., C.A. I, 168/1830/XIV, 1191 Orn. II C, con dis.).
    Costui, «proprietario della casa — n. 464 ha divisato di rimetter com’era per l’addietro ad uso di bottega la stanza terranea sottoposta alla casa stessa e di aprire una porta per l’uso della medesima, separato dall’ingresso della casa, soprimendo le tre finestre che ora attrovansi in quella facciata e sostituendo una balconata con la porta d’ingresso sopra indicata come scorgesi dall’unito disegno» (ibid.).
1832 * Il capo del terzo quartiere riferisce di aver recapitato in questa casa alla rigattiera Maria Bianchi l’avviso n. 1050 «per la remuzione degli effetti ed articoli ingombranti le strade, piazze, selziati» (A.S.U., C.A. I, 193).
1835 * Vi ha recapito il medico condotto Pietro Venier (A.S.U., C.A. I, 237/XII, Elenco del personale sanitario).
1852 * La casa appartiene a Leonardo Bianchi (Competenze, I, f. 13v).
1931   Cartoleria Cremese.
     
NOTE 1 Per i Colombatti: JOPPI, Udine prima del 1425, IX; MONTICOLI, Cronaca, 36.