Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
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1766, giu. 15   «— Il sig. Valentino Fanzago q. Stefano muschier in questa città» vende a Benedetto e fratelli Mangilli la metà di una casa posta nella contrada Bellona «contigua ad altra casa sopra la di cui facciata è figurato S. Cristofforo». L’aveva comprata nel 1754, sett. 20, atti Luigi Cavassi, dalla sign. Elena Locatelli ved. Fiecco e figli (A.S.U., N., Francesco del fu Alessandro Brunalleschi, 9197, XIII instrom., 78r — 79v).
  * I Mangilli pagano anche i miglioramenti apportati dal Fanzago «nel restauro de’ coperti, in poziolli, scalle, terrazzi ed altro» (ibid.).
1766, ag. 20   «— Benedetto q. — G.B. Mangilli, per nome suo e de’ — fratelli —, necnon — Francesco Travisano causidico —, come procuratore del — rev. — Matteo Fiecco q. — Giuseppe e della sign. Madalena di lui sorella, consorte del sig. Giuseppe Guaschi, come — rapresentanti — Ellena Locattelli fu loro madre —, vendono — alli sigg. — ecc. G.B., rev. — Valentino, Francesco e Riosa fratelli — q. — Giacomo Ianisi —, cioè il nob. Benedetto la porzione della casa fu — Locatelli, posta — nella contrada Bellona, distintamente descritta — nella stima — fatta dalli sigg. Aurelio Manetti et q. G.B. Glereani pubbl. per. per il — 3 genn. 1755, esecutivamente — all’acquisto fatto nel dí 20 sett. 1754 del sig. Valentino Fanzago dalli — sigg. Guaschi e Fiecco per mano dello sp. — Lodovico Cavassi not. —, qual porzione — poi è passata in dominio delli — Mangilli con instrom. 15 giugno p.p. —; ed il sig. Francesco Trevisano — come procuratore degli antenominati — Guaschi e Fiecco, l’altra porzione parimenti descritta nella suaccennata stima e separazione —» (A.S.U., N., Francesco del fu Alessandro Brunalleschi, 9197, XIII instrom., f. 141v — 145r).
1801   Rev. don Valentino Ianis (Nomenclatura, f. 17v).
1801, magg. 11   Il rev. Valentino Ianesi vende la casa a Giovanni Gobessi per d 3000 (A.S.U., N., Riccardo del fu Andrea Paderni, 9980, XLII instr., 3162, f. 4199r — 4200v).
1809 * È di Luigi Gobessi. Vi abita il sac. Valentino Ianis (Registro delli aloggi, f. 13v).
1824, sett. 30   È di Luigi Gobessi (A.S.U., C.A. I, 89/X, 4069 Orn. II C, con dis.).
  * Il proprietario chiede ed ottiene il permesso di aprire una porta verso la calle Bellona (ibid.).
1825, apr. 25 * Luigi fu Giovanni Gobessi vende a Giuseppe Fedricis «una casa di muro, copperta di coppi, con fondo e corticella, situata — in calle Bellona, marcata col n. 454 —, con la promiscuità del porticale sottoposto alla porzione di detta casa verso tram., avente parte di esso porticale per anco — Andrea ed Osvaldo fratello e sorella Del Bon coeredi del fu — Giacomo — di loro fratello —, faciente parte del c. n. 455. La qual casa e fondi — confina a lev. con la calle Bellona, a mezz. con orto e cortivo del sig. Gianmaria Benvenuti, a pon. con casa del fu — Andrea Del Bon ed a tram. parte con il porticale promiscuo come sopra con li — Del Bon ed parte con casa del sig. Domenico Farra al c. n. 456 —. La — vendita viene — fatta — per — la somma — di it. L — 7451,04 —» (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10310, 1980).
1828, apr. 23   Con il n. 455, è di Giuseppe Fedricis, che domanda di riformare la facciata dell’intero complesso. La casa vecchia aveva quattro finestre per piano. Le due finestre verso il n. 455 erano gotiche. Viene innalzata a tre piani di cinque finestre (A.S.U., C.A. I, 148/X, 1513 Orn. II C, con dis.).
  * La realizzazione incontra diverse difficoltà per questioni col vicino Giuseppe Farra (ibid.).
1852 * Insieme con la parte della casa censita col n. 455 A, questo edificio appartiene a Giuseppe Fedricis (Competenze, I, f. 13v).
1856 * Ferdinando Nave, albergatore e proprietario della casa, «per combinare di dar luce ad una cantina sotterranea —» chiede ed ottiene il permesso di dar corso ai lavori progettati (A.S.U., C.A. I, 66, 7211 Orn. II C).
1876 * Locanda “Al vapore” di Ferdinando Nave. Vi ha recapito il sensale di vino e coloniali Leonardo Biaggi (COSMI-AVOGADRO, 100, 113).
1883   Albergo “Ai provinciali”. Vi ha recapito il vetturale pubblico Giacomo Zanutta (AVOGADRO, 138, 159).