1801 | «Gottardo Venerio1» (Nomenclatura, f. 17v). | |
* | Affittata a Caterina Peruzzi (ibid.). | |
1809 | * | È di Girolamo Venerio. Affittuale è l’avvocato Giuseppe Trigati (Registro delli aloggi, f. 13v). |
1822, mar. 12 | * | Girolamo e fratelli Venerio presentano alla congregazione municipale il progetto «della riattazione che prospettano di fare alle porte e alle finestre delle loro case in piazza Contarena alli c. n. 449 e 450, chiedendo nel medesimo tempo di otturare la finestra della bottega sottoposta alla casa n. 450 verso la contrada Bellona, e di ritirare internamente la porta della bottega». La commissione d’ornato approva, suggerendo di modificare il disegno in modo «che la cornice abbia di percorere immediatamente alli riquadri delle porte e finestre onde allontanarla dalle finestre del piano superiore; che questa abbia di girare anco nella contrada con la volta testa» (A.S.U., C.A. I, 68, 1005, Orn. II C). |
1852 | * | Appartiene ad Antonio Venerio2 (Competenze, I, f. 13v). |
1876 | * | Vi ha recapito il sensale di granaglie Luigi De Gleria (COSMI-AVOGADRO, 113). |
NOTE | 1 | Per la famiglia Venerio: BATTISTELLA, La famiglia Venerio. |
2 | Nel ms. della Porta è indicato, senza data, un trapasso proprietà alla Casa di ricovero. | |
BIBLIOGRAFIA | MILANESE BORTOLOTTI, L’architettura liberty, 198. |