Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
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1552, febbr. 23 * «Actum Utini in contrata vocata Curtina, in appotheca heredum q. — ser Mathei Clapicei notarii Utini, habitata per — ser Berthulinum. Locatio ser Berthulini librarii1 facta presb. Andreæ officianti in villa Zugliani» (A.S.U., N., Mario Albino, 5949, Istr. 1552, f. 17v).
1586   Era dei Clapiceo (vedasi n. 448).
1669, mar. 19 * «Fatto in Udene in casa dell’ecc. sig. Agostin Virgilio appresso la fontana —» (A.S.U., N., Giulio Bonecco, 7861, II instr., f. 2v).
1680, apr. 16 * «Fatto in Udine nel studio di me nodaro, sotto la casa dell’ecc. sig. Giustin Virgilio, per mezo la fontana del publico palazzo» (A.S.U., N., Bertrando Brunalleschi, 7803, V instr., f. 57r).
1744   «Virgili. Abitano vicino alla fontana della piazza nella casa che serve di prospettiva al borgo di S. Bartolomio. Essa apparteneva ai Pontissi e nel 1744 al dr. Rossi» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 174).
1756, genn. 24 * «Con la presente scrittura di locazione si dichiara — come — Leonardo, — Fabio canonico e figlioli e nipoti rispettivi Pontoni — a semplice affitto concedono a Elenna, co. di Polcenigo e Fanna, moglie rel. del q. — co. G.B. Bartolini — una di loro casa — del fu — Agostino Virgilio, in ora di loro ragione, posta — sopra la piazza del vino dirimpetto la fontana publica del palazzo di questa città — per anni sei —, verso l’annuo affitto — di d 70 —» (A.S.U., N., Francesco del fu Alessandro Brunalleschi, 9195, VII instr., f. 117v — 118v).
1765, ag. 30 * «— Giuseppe e Fabio fratelli q. — Leonardo Pontoni —, volendo ridurre in pubblico documento ciò che con scrittura — del 19 lugl. p.p. — è stato stabilito con la — co. Diamante q. — Francesco Valentinis circa la vendita — d’una casa — pervenuta in essi con l’eredità Virgilio —, situata — nel luoco detto Cortina dirimpetto alla fontana in piazza Contarena, per lo che fare, essendo feudale e censuale parte della casa stessa, hanno di già ottenuta la licenza —, li fratelli Pontoni — con le sign. Elena di loro madre et Abra di loro sorella — vendono — alla — co. Diamante — una casa posta — nel luoco detto Cortina, che confina lev. strada —, sive piazza detta Cortina, a mezz. la calesella che conduce alla contrada Bellona, alle monti case delli — coo. fratelli Cassini, a sol a monte — Giuseppe e fratelli Fredi, mediante corte e case delli medesimi —. E ciò — fanno — perché — la — compratrice ha — esborsati — alli — fratelli Pontoni — d 600 —» (A.S.U., N., Francesco del fu Alessandro Brunalleschi, 9196, XII instr., f. 154r — 157r).
1784, giu. 25   Lo spett. Francesco Lorio vende a Domenico Morgante «la casa di sua abitazione situata — dirimpeto alla fontana posta sulla piazza detta Contarena, per esso — stata acquistata con instr. 12 febbr. 1773 di man mia dalla — co. Diamante — Valentinis —» (A.S.U., N., Francesco Prodolone, 8994, XX instr., f. 2185r — 2187r).
1801   Domenico Morgante (Nomenclatura, f. 17v); G.B. Martire (Registro anagrafico, f. 11r)2; «ora Pisternia» (ibid.).
1803, lugl. 4 * L’ecc. Girolamo q. Domenico Morgante per d 5500 «ha — venduto — alla sign. Angela rel. q. Andrea Salvador Frezza, di lui suocera, — la casa dominicale — posta sopra la piazza Contarena — acquistata dal — q. — Domenico, di lui padre, dalle mani del nunc. q. — Giovanni Lorio —» (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10433, III istr., f. 264r — 265v).
1805, sett. 20 * «Francesco di Domenico Pisterna e Angela rel. del q. Andrea Salvador Frezza di lui suocera — hanno — venduto — al sig. G.B. q. Antonio Amerlici — un’annua pensione livellaria di L 186 — in spezie sopra la di loro casa, posta — sopra la piazza detta Contarena, da essi — acquistata da Girolamo q. — Domenico Morgante —» (A.S.U., N., Francesco Girardi, 10616, IV instrom., f. 70v — 71r).
1809   È di Francesco Pisterna «casolino» (Registro delli aloggi, f. 13v).
1814, ag. 14 * «— Francesco Pisterna — in affitto semplice concede per anno uno p.v. — una sua bottega ad uso di vendita di carni al minuto sottoposta alla casa di sua abitazione, — situata vicino alla fontana —, coscritta col c.n. 445 — con rebato a tre portelle verso la piazzetta — accettata dal sig. [Antonio] Fantin — pel prezzo — di ital. L 317,25» (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10442, 240).
1815, nov. 27 * «Francesco Pisterna tanto per sé che per conto della sign. Angela Frezza di lui suocera, affittano una — bottega sottoposta alla casa — 445 con un mezzado contiguo e due magazzini sotteranei esistenti nel cortivo — per anni cinque —. L’affitto — viene — stabilito in ital. L 761,46» (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10446, 692).
1822   È di Francesco Pisterna (A.S.U., C.A. 68, 987 Orn. II C, con dis.).
  * Ciò che richiede, secondo la deputazione d’ornato, può essere accettato, «sempre che il ricorrente si addatti a collocare una conveniente cornice al piano del pergolato in tutta l’estensione della facciata della casa al n. 445» (ibid.).
1832, genn. 25 * «Giacomo Domenico — Paolo Bianchini — vende — alla sign. Elisabetta ved. del — fu — Francesco Pisterna — una dodicesima parte sulla casa — sulla piazza Contarena, coscritta col c.n. 445 — qual confina a lev. e mezz. strada pubblica, pon. — Giacomo Franzoia ed a tram. — fratelli Romano di Villaorba — per il prezzo — di austr. — L 1543,30 —» (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10478, 8118).
1838, sett. 8   La sign. Elisabetta Pisterna vi aveva una bottega (A.S.U., C.A. I, 285/VII, 5017 Orn. II C).
1852 * Appartiene a Pietro Sambucco (Competenze, I, f. 13v).
1856, febbr. 18 * Valentino Ferrari, curatore della minore Anna Sabucco, chiede il permesso di ridurre la bottega «affittata al sig. Nicolò Bugno — al c.n. 445». L’autorizzazione è concessa (A.S.U., C.A. I, 66, 1180 Orn. II C, con dis.).
     
NOTE 1 Lo stesso notaio Albino nel testamento del notaio Antonio Mefiano, del 13 apr. 1558 (A.S.U., 5950, Testamenti), lo cita come uno dei testimoni e lo indica come figlio di Giovanni.
     
BIBLIOGRAFIA   BATTISTELLA, Udine... XVI, 221; BATTISTELLA, Udine... Istruzione, 40.