1801 | Co. Giuseppe di Partistagno (Nomenclatura, f. 17v); poi Missana; poi Pordenone (Registro anagrafico, f. 11r). | |
1809 | È di Marianna Viviani (Registro delli aloggi, f. 13v). | |
* | Vi abita l’agente Giovanni Pontoni (ibid.). | |
1817 | Era di Naschinetti (vedasi n. 441). | |
1823, nov. 8 | * | Felice Missana si scusa presso la congregazione municipale per aver avviato i lavori di trasformazione alla casa n. 440 senza averne chiesto autorizzazione preventiva. A suo dire, la questione non ha attinenza col pubblico ornato, dacché non si tratta di lavoro sulla strada. La «porta d’ingresso non guarda immediatamente sulla strada ed è anzi coperta da un pilastro del porticato. Tal porta non fa parte del prospetto —. Tale riforma, utile alla — casa, ha reso eziandio alquanto piú spaziosa e svelta all’occhio la porta che prima era angusta ed oppressa» (A.S.U., C.A. I, 81/X, 4393 Orn. II C.). |
1828 | È del dott. Felice Missana. Vedansi n. 441-442 (A.S.U., C.A. I, 148/X). | |
1852 | * | Appartiene al dott. G.B. Missana (Competenze, I, f. 13v). |
1876 | * | La casa ospita il calzolaio Angelo Spangaro e l’ottonaio e lattonaio Sante Zamparo (COSMI-AVOGADRO, 88, 108). |
1883 | * | Oltre allo Zamparo, vi esercita lo stesso mestiere anche Olimpio Ceschiutti1 (AVOGADRO, 153). |
NOTE | 1 | Per il Ceschiutti: PICCO, Ricordi, 106. |