1596 |
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All’abbazia di Moggio: «Li eredi di Bartol inferador pagano — di fitto L 19 s 11» (A.S.U., C.R.S., 286/1, f. 5v). |
1690 |
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«Gli eredi di mess. Bortolo inferrador sopra la casa — in androna Savorgnana pagano — sin l’anno 1596 lire disnove soldi undeci; ora mess. Carlo ed Antonio frattelli Martinis. Qual confina a sol levado mess Rizzardo Pirona a mezo dí sigg. Diana, a sera strada publica et ai monti — detti Martinis con la casa che fa canton -» (A.S.U., C.R.S., 286/2, f. 2v). |
1801 |
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G.B. Cortelezzis (Nomenclatura, f. 16v). |
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Affittuale Francesco Rota (ibid.). |
1808, febbr. 3 |
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Giovanni q Osvaldo Cortolezzis vende a Francesco Rota q. Alessandro casa n. 422 per L 11780. Confina lev. Coriolano Galateo, mezz. calle Savorgnana, pon. Girolamo e fratello Venerio, tram. Giacomo Galante (A.S.U., N., Luigi Bertoldi, 10355, I rep., 32, f. 4r)1. |
1809 |
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È di Francesco Rota, impiegato (Registro delli aloggi, f. 12v). |
1812, lugl. 6 |
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Per aggiudicazione del Tribunale la casa passa a Giovanni q. Osvaldo Cortolezzis e fratello (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10591, 885). |
1813, febbr. 3 |
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Giovanni, G.B. e Raimondo fratelli Cortolezzis vendono la casa n. 422 a Francesco di G.B. Marcolini per L 5000. «Confina a lev. con corticella del q. Giacomo Galante, a mezz. con casa del sig. Coriolano Galateo, a pon. con la detta contrada — Savorgnana, ed a tram. con casa — delli sigg. Girolamo ed Antonio - Venerio» (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10591, 885). |
1813, magg. 5 |
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Francesco Marcolini chiede «licenza di fare un lastricato dinanzi la medema di soli due piedi oltre il profilo, piú di ingrandire orizontalmente il balcone che rende lucida la sua cantina». (A.S.U., C.N., 180). |
1823, lugl. 17 |
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È del dott. Francesco Marcolini medico. Confina a mezzodí con la casa dei sigg. Coriolano ed Elena Galateo (A.S.U., C.A. I, 81/1823/X, 2776 Pol. Giud. IX D, con dis.). |
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Il disegno è firmato da «V. Presani Ing.» |
1835 |
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Vi abita il medico fisico Francesco Marcolini (A.S.U., C.A. I, 237/XII). |
1839, febbr. 15 |
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Erminio Marcolini q. G.B., erede del fratello dott. Francesco medico, vende la casa n. 422 a Margherita Taffoni Brazzà — Morosini per L 6600. Confina «a lev. con corticella delli eredi del fu Girolamo Galante, a mezz. Rosmini, loco Antiveri, loco Galateo, pon. calle Savorgnana ed a tram. — Girolamo ed Antonio fratelli Venerio —» (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4824, 2393). |
1842, ag. 23 |
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È di Margherita di Brazzà Morosini (A.S.U., C.A. I, 342/IV, 5464 Orn. II C, con dis.). |
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«Desidera d’ingrandire le due finestre nel piano terra ed in senso della loro altezza». Il progetto è approvato (ibid.). |
1848, apr. 15 |
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Margherita Brazzà Morosini n. Taffoni vende la casa a Leonardo Bianchi. Confina lev. Vincenti Maria loco Galante, mezz. G.B. Plateo loco Rosmini, pon. calle Savorgnan, tram. Antonio Venerio, per L 7596 (Not. Giacomo Someda). |
1852 |
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La casa appartiene a Leonardo Bianchi (Competenze, I, f. 12v). |
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NOTE |
1 |
Il riscontro è stato operato sul Repertorio, in quanto sono scomparsi gli atti del Bertoldi dal n. 12 al n. 110 compresi. |