Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
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1393 * «— Margareta, relicta olim nob. ser Simonis de Partistagno et filia q. ser Antonii della Scarparia de Utino, et ser Henricus eius et dicti Simonis filius et sui fratres solvunt annuatim fraternitati Batutorum de Utino in festo nativitatis Domini, super quoddam terreno quod fuit de orto olim d. Cancianine et post modum ser Ambrosii cancellarii fraternitatis, sito — extra portam Grezani — prope magnas domos et terenum habitationis dicte domine et eius filiorum, ab uno latere labitur roya de Postcollem, a capite sive a parte posteriori est gurgis de Postcollem et per antea illud terenum et arya ditte fraternitatis, frumenti staria duo —» (B.C.U., ms. collez. ex Osp ., C. , f. 2v).
1407, genn. 27 * «In domibus habitationis ser Hendrici1 sitis in burgo Grazani extrinseco, in quadam camera interiori» (A.S.U., N., Giovanni del fu Tomaso, 5150, Vacch. istr. 1406-1407, f. 24r).
1425, mar. 25 ° Actum in burgo Grazani extrinseco, penes portam extrinsecam super puiolio domus habitationis nob. ser Henrici de Partistagno (Not. Nicolò Prete fu Giacomo).
1438, febbr. 26 ° La confraternita di S. Maria dei Battuti concede a livello ad Enrico di Partistagno «unum ortum situm Utini in burgo Grezani extrinseco iuxta dictum ser Henricum iuxta royam inde labentem, iuxta viam per quam itur ad lavatores dictae fraternitatis —» (A.O.U., Liber instrumentorum, p. 105, not. Odorico del fu Giacomo q. Querino).
1439, apr. 8   «Actum in Grazano in camino ser Henrici et Thomasii fratrum de Partistagno» (B.C.U., ms. Joppi n. 184, f. 22v).
1480-1486 * Nell’elenco delle entrate dell’ospedale di S. Maria dei Battuti si ricorda il contributo di «Ser Simon de Partistagnio — sopra un horto posto arente la casa dela so abitazion» (A.C.U., A.A.O., Rotolo livelli e affitti 1480-1489, f. 1r).
1494, nov. 20 ° Mess. Simon Colletto2 comprò una casa posta in Udine in Borgo Grezano, confina de una parte appresso le case che fo de ser Fidrigo di Vipulzano onde abitava d. Minius moier che fu del dito ser Fedrigo di Vipulzano per precio di Marche di soldi 51. La qual casa fo comprata di ser Filippo Cimidor per ser Nicolò di Latisana (Not. Giovanni Lovaria, Arch. Florio, Carte Coletti).
1744   «Coletti. Stavano quasi attaccati al portone a man destra» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 177).
1801   Nob. Girolamo Coletti3 (Nomenclatura, f. 15v).
1807, nov. 10   Pietro Andrea, Vittorio, Giulio e Alessandro di Tomaso Mattioli, eredi di Girolamo Coletti, vendono ad Antonio q. Francesco Geatti una casa, «con fabbrica e maschio interno, stalla e rimessa» n. 393 per it. L 27282. Confina lev. Giuseppe Antiveri e parte G.B. Danielis, mezz. strada, pon. Danielis e parte roggia, tram. Antivari, «— qual casa fu — del — q. Girolamo Coletti —» (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10583, 3).
1808, genn. 26 * «— Antonio q. Francesco Geatti, negoziante di lini e sette in questa comune di Udine —, concede al sig. Domenico q. Giacomo Franzolini — in semplice affitto — per il corso di anni dieci — una porzione della casa di — esso — Geatti, posta in — borgo di Grazzano al c.n. 393 e la cui facciata esterna si riferisce sopra la strada —, cioè una bottega a pian terreno, tre camere e cucina in primo piano, con due granai sopraposti con ingresso doppio, tanto per la — bottega che per il portone comune col — locatore. E ciò — fa il — Geatti perché — esso Franzolini — accorda al medesimo l’uso — di un capitale di L — 4758,62 it. —» (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10583,21).
1808, nov. 20 * Stima della casa ad opera dei pubblici periti Vincenzo Moro, incaricato dai Mattioli e Giuseppe Clocchiati, per il demanio (B.C.U., pubbl. per. G. Clocchiati, vacch. 222, f. 22v — 23r).
1809 * Appartiene al negoziante Antonio Geatti. Vi abita anche il coltellinaio Domenico Franzoli (Registro delli aloggi, f. 12v).
1820, ag. 23 * «Giuseppe Fabris e Antonio B. Pircher, commissari del legato Antivari, riccongliono in loro amministrazione — la casa sulla piazza del Fisco —. L’uso di tessitori, a cui vuol ridursi la medesima, esige che al lato di mezzodν sulla contrada dell’ospedale maggiore debbesi — al pian terreno apprir una finestra sul muro fra le altre due all’altezza di piedi 8 —». Viene concesso il nulla osta (A.S.U., C.A. I, 35/V, 3418 Orn. II C).
1821, ag. 18   Antonio fu Francesco Geatti vende a Pietro del fu Giuseppe Antivari e Giuseppe del fu Dionisio Fabris la casa n. 393 «con fondi, cortivo ed orto comprese le aderenti fabbriche, una condotta attualmente in affitto dal sac. don Francesco De Vit, l’altra possessa con titolo di anticresi dal sig. Domenico Franzolini —; confina a lev. — Antivari, a mezz. strada —, a pon. eredi — Danielis e la roia, ed a tram. — Antivari —. La casa fondo, cortivo, orto e fabbriche annesse si vendono per L 40000». (A.S.U., N., Giovanni Bertoldi, 10577, 1327).
1827, febbr. 3 * «Giuseppe Fabris e Pietro Antivari — vendono alli figli — di — Pietro Antivari — una casa con fondi e cortivo posta — nel borgo di Grazzano inscritta al c.n. 393 — che confina a lev. con fondi e fabbriche di ragione del legato e legatari acquirenti, mezzodν parte li sudetti legatari con fabbriche e muri divisori, parte il borgo di Grazzano e parte Picco Paolino e fratelli q. Giorgio; a pon. parte detti fratelli Picco e nella maggior parte alveo della roia, ed a tram. fondi e fabbriche di ragione di sudetti legatari acquirenti —. La vendita viene fatta — per — austr. — L 35376,66 —» (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10467, 5407).
1852 * Insieme col n. 394 e 394 A appartiene a Pietro Antivari (Competenze, I, f. 12v).
1854, genn. 14 * Antonio Saccomani4 «esercente falegname machinista, che per l’adattamento della relativa ferramenta alle machine di sua costruzione, abbisogna nel proprio esercizio di eriggere, come già eresse, un piccolo fornello ad uso di fabbro ferraio per il puro proprio uso antedetto», chiede autorizzazione. La commissione, compiuta l’ispezione, esprime alla congregazione municipale il parere che l’attivazione del fornello debba «essere condizionata al lievo d’una parete di tavole che è aderente al fornello stesso, ed all’obbligo di non eseguire nella stanza lavori, di falegname che diano tanta piallatura da ingombrare, com’è oggi ingombrata di questa, il pavimento». (A.S.U., C.A. II, 66, 373 C. all’I. II C).
1876 * L’edificio ospita lo stallaggio di Maria Ongaro Candotti, il negozio di pizzicagnolo con privativa di Rodolfo Rocco, la bottega di calzolaio di Antonio Borghese e il negozio di tele gregge e cordami di Pasquale Fior5; vi hanno pure recapito il sensale di merci e granaglie Francesco e G.B. Querini (COSMI-AVOGADRO, 88, 110, 111, 114, 115).
1883 * Nella casa si trova la bottega del calzolaio Antonio Borghese e vi ha recapito Giuseppe Schiavi6, fabbricatore di pesi e misure (AVOGADRO, 140, 143).
1947, nov.   Si demolisce il palazzotto interno, che era stato dei Partistagno.
     
NOTE 1 di Partistagno. Per questa famiglia: MONTICOLI, Cronaca, 31.
  2 Per la famiglia Coletti: MONTICOLI, Cronaca, 45.
  3 Nell’edizione è omessa la citazione del Registro anagrafico, fatta dal della Porta, perché superata dall’inserimento della notizia successivamente riportata.
  4 Per Antonio Sacconani: PICCO, Ricordi, 94-96, 104, 105.
  5 Per Pasquale Fior: FALCIONI, Industrie udinesi, 308, 321, 336, 340.
  6 Per gli Schiavi: PICCO, Ricordi, . La ditta fu fondata nel 1859, come ricorda la carta intestata della medesima.