1801 | Giacomo Fabris (Nomenclatura, f. 13v). | |
* | La casa ospita come affittuale Antonio de Giudici (ibid.). | |
1809 | È di Antonio Pagnutti, oste (Registro delli aloggi, f. 10v). | |
1809, nov. 28 | * | In seguito ad atto oppignorativo del 17 nov., viene messa all’asta la casa per un debito del Pagnutti ammontante a L 84,67. L’operazione non ha esito (A.S.U., C.N., 80, Asta). |
1811, sett. 21 | Pietro fu Simone Bearzi compera all’asta una casa al n. 344 di Antonio di Valentino Pagnutti, «con cucina e cantina verso la roia, con stalla, fenile e cortivo ; al di sopra un piccolo andito con due camere ed un camerino, al secondo piano un grannaro grande, il tutto coperto di coppi; confina a lev. la roia, mezz. Bearzi, pon. strada delle mura ed a sett. Valentino Ferari; stata essa casa oppignorata al sig. Antonio figlio di Valentino Pagnutti debitore moroso di L 1900,856, di provenienza de’ padri di S. Filippo Neri di Udine, costituiti con istr. 3 ag. 1802 rogato dal sig. Francesco Girardis . La casa è stata dal Bertuzzi deliberata in vendita al Bearzi verso la somma dallo stesso offerta al pubblico incanto d’it. L 2406 » (A.S.U., N., Antonio Lorio, 10424, 470). | |
1812, magg. 31 | * | Contro il Pagnutti, debitore di L 16,69, in seguito ad atto oppignorativo del 15 febbraio 1812, viene messa all’asta la cucina al pian terreno con ingresso nel sottoportico verso il borgo (A.S.U., C.N., 81, Processo verbale d’asta con effetto, n. 26). |
1852 | * | Appartiene a Pietro Cella (Competenze, I, f. 10v). |