1784, dic. 29 |
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Disegno firmato da Alessandro Rota (B.C.U., A.C.A., ms. X.LXXXVI , c.111r). |
1798, ott. 8 |
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In una relazione del capo quartiere sugli opifici attivi sulla roggia, è citato Giuseppe q. G.B. Mesaglio, in Grazzano (A.S.U., C.A., 2/10). |
1801 |
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Giuseppe Mesaglio (Nomenclatura, f. 13v). |
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Affittuale Domenico Barbina (ibid.). |
1809 |
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È di Angelo Sgobini (Registro delli aloggi, f. 10v). |
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Affittuale Antonio Vuerico “bavellino” (ibid.). |
1811, apr. 9 |
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Il sac. Vincenzo q. Mattia Sgobino vende a Pietro q. Simone Bearzi la casa n. 342 «di muro, coperta di coppi, di tre stanze terranee con camera sopra e corticella ad esso assegnata in eclesiastico patrimonio con instrom. 17 sett. 1805 per atti del sig. Francesco Nicolettis not. , confina a lev. col sig. Antonio Pagnuti loco Fabris, mezz. col detto Bearzi con ingresso promiscuo fino sul borgo, pon. collo stesso Bearzi, ed a tram. con strada che conduce attorno le mura »1(A.S.U., N., Luigi Bertoldi, 10359, 585). |
1839, genn. 14 |
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Giuseppe Presani « assunto di eseguire varie opere nella casa al c. n. 342 fra le quali vi è una porta e finestre nel prospetto verso il borgo accompagna il disegno ». Tra le richieste avanzate, anche quella di «formare un ponte di legname sopra la roggia ». Il permesso viene concesso, previa autorizzazione del consorzio roiale. Il disegno è pervenuto (A.S.U., C.A. I, 299/XX, Orn. II C, 251). |
1839, ag. 14 |
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«Con la convenzione preliminare 1 dic. 1838, registrata in Udine il 1 magg. 1839 Pietro e Tommaso fratelli q. Pietro Bearzi si sono obbligati di vendere al sig. Salamon Luzzatto q. Abramo di Gorizia, la casa sita in borgo Grazzano inscritta colli c. n. 242 e 243 . Li prenominati fratelli q. Pietro Bearzi cedono al sig. Salamon Luzzatto pel prezzo di austr. L 9600 , la casa inscritta colli c. n. 242 e 243 che confina a lev., mediante la pubblica roia, col borgo di Grazzano, a mezz. con li sigg. Valentino e Giacomo fratelli q. Antonio Bearzi, a pon. parte con la strada contigua alla pubblica muraglia che cinge la città e parte con li Bearzi ed a tram. con li sigg. G.B. e Giorgio fratelli q. Giovanni Maria Cella » (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10493, 12308). |
1852 |
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Insieme con la casa n. 343 appartiene a Salomone Luzzato. Il complesso ospita una fabbrica di candele (Competenze, I, f. 10v). |
1876 |
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Vi abita Anna Madil, indicata nell’elenco dei tintori (COSMI-AVOGADRO, 115). |
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NOTE |
1 |
L’insieme dei fabbricati n. 341, 342 e 343 doveva essere piϊ complesso e articolato. I documenti attestano l’esistenza di parti di edifici e passaggi di proprietà relativi che non sempre nella ricostruzione appaiono coerenti. In tal modo è difficile attribuire con sicurezza il seguente dato del 1809: «La fu deputazione della città con atto 1784, 31 dic. ha concesso al q. Sebastiano Ferro di Udine un piccolo fondo in vicinanza alla porta del borgo di Grazzano, fra l’alveo della roia e la strada presso le pubbliche mura, a maggior comodo della di lui scorzeria, verso l’annuo canone perpetuo di L 0,76 d’Italia. Ora pagasi dalli sigg. Pietro Antonio e rev. p. G.B. Bearzi q. Simone, negozianti e possidenti, domiciliati in questa comune, per istr. di acquisto 1797, 18 dec., di mano del sig. Riccardo Paderni q. Andrea» (A.S.U., C.A. I, 1/Attività e passività 1808, Elenco per le iscrizioni, 23). Sull’attività e la fortuna della conceria Bearzi: G. FALCIONI, Industrie udinesi, 350, 351. |