1801 |
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Pilosio de Serafini1 (Nomenclatura, f. 11v). |
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Affittuale Lorenzo Marini (ibid.). |
1809 |
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È di Francesco Andreoli negoziante (Registro delli aloggi, f. 8v). |
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Vi abita la guardia di finanza Giuseppe Villatore (ibid.). |
1811, nov. 7 |
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Maria fu Giuseppe de Zerafini in Alfonso Asquini vende per L 783 la casa n. 280 a Francesco fu Luca Andreoli. L’edificio confina «a lev. Pietro Zilli, a mezz. con la calle di Cisis, a pon. il borgo di Grazzano ed a tram. la chiesa di S. Giorgio»2 (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4811, 102). |
1819, apr. 27 |
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La deputazione d’ornato invita il suo commesso Giuseppe Presani a ispezionare nella casa n. 281 una colonna, che «è in tale stato da lasciar dubbio di prossime pericolose evenienze». La relazione del Presani, in data 1 maggio 1819, dice che «la casa 281 non à collone né angoli, ma che invece il fabbricato sotto il c. n. 280, di proprietà Asquini è composto di sotto portico di quatro arcate sostenute da cinque collone di piccolo diametro, che per il peso sopraposto sono infrante le basi e capitelo» (A.S.U., C.A. I, 24/XI, 34 Orn. II C). |
1824, sett. 18 |
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Testamento di Maria Pilosio ved. De Zeraffini, che lascia la casa a Caterina Braidotti in Pravisani3. |
1825, dic. 6 |
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Valentino Pravisano, proprietario della casa n. 280 chiede ed ottiene «di costruire una porta attigua all’esistente rebatto sotto il portico verso ponente» (A.S.U., C.A. I, 100 Orn. II C). |
1831, giu. 9 |
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Caterina Braidotti Pravisani vende per austr. L 3942,85 ad Antonio fu Paolo Visentini «la casa in borgo Grazzano sul cantone di Cisis, confina a lev. chiesa di S. Giorgio , mezz. strada tende alla calle di Cisis, pon. borgo Grazzano e tram. Paolo q. Valentino Zilli, al c. n. 280 di proprietà della venditrice per legato a di essa favore ordinato nel testamento della fu Maria Pilosio Zeraffini ved. Asquini 18 sett. 1824 negli atti di questo i.r. tribunale » (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10557, 3599). |
1832 |
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A questo numero il capo del terzo quartiere recapita al pizzicagnolo Pietro Zamparo l’avviso n. 1050 per la «remuzione degli effetti ed articoli ingombranti le strade, piazze, selziati» (A.S.U., C.A. I, 193). |
1837, apr. 20 |
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È di Antonio Visentini (A.S.U., C.A. I, 269/III, 1987 Orn. II C, con dis.). |
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Il proprietario, in obbedienza agli ordini municipali, apprestandosi a riparare la sua casa n. 280 «trova di dover sostituire radicalmente il pilastro dell’angolo che è quello che presenta il temuto pericolo». Il progetto è approvato (ibid.). |
1852 |
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Appartiene ad Antonio Visentini (Competenze, I, f. 8v). |
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NOTE |
1 |
Il fabbricato probabilmente sorge su un’area ricavata dalla riunione di alcuni fondi, come farebbe pensare il documento del 5 marzo 1643 delle confinazioni Boreatto per la fabbrica del duomo: «Alla partita di Canciano Paseano in luogo di Vicenzo caligaro, in luogo di Andrea Vanino fruttariol, sopra una casa posta sul canton dell’androna di S. Zorzi per andar in Cisis, come appar per mano di Bernardino del Merlo notaro 1521. Dissero i confinatori che la casa è di presente possessa et habitata per Andrea Pascano ; confina a sol levado con Hettore Vicellio muraro, a mezodν con la chiesa di S. Zorzi, et a sol a monte et ai monti con la strada publica » (A.S.U., C., 87/3, 25). |
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2 |
Probabilmente la vendita si riferisce a una parte del complesso dato che in documenti successivi compaiono ancora proprietari degli Asquini (vedasi doc. del 1819). |
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3 |
Il della Porta non cita la fonte della notizia, che verosimilmente è il rogito del 9 giugno 1831, citato infra. |