1778, genn. 25 |
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«Il — co. Daniele Sarmeda — vende al nob. — Nicolò Fabris — una casa — con cortivo, orto e sue abenze e pertinenze nel borgo di Grazzano —, tra li confini descritti nella perizia e stima del dí 10 giugno 1774 in atti miei —. La presente vendita fu dal — co. Sarmeda fatta pel prezzo — di d 1549 L 2 —» (A.S.U., N., Antonio Cavassi, 9878, III instr., 193, f. 291r - 292v). |
1800, sett. 17 |
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«— Nicolò q. Giuseppe Fabris, dimorante in villa di Lestizza —, ha — venduto — alli sigg. Bernardino ed Antonio fratelli q. — altro Bernardino Pasini — una di lui casa posta — nel borgo di Grazzano con gli aderenti cortivo ed orto, che nel suo complesso confina a lev. braida degli eredi Canciani, mezz. parte detti eredi; parte questo pio ospital maggiore e parte gli eredi del q. — Zuanne Mattiussi fu Zucco, parte contradella che si riferisce al — borgo.di Grazzano e parte — Taschiutti ed a tram. li — eredi Canciani, qual casa fu acquistata da esso — Fabris dalle mani delli — coo. Danielle e mons. G.B. fratelli Sarmede — in virtù d’instrom. 25 genn. 1778 in note dello sp. — Antonio Cavassi notaro di questo collegio —. E questa allienazione — fa — per il prezzo — di d 1549 p 2 —» (A.S.U., N., Graziano Cantoni, 10216, XII instr., 1478, f. 2331v — 2333v). |
1801 |
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Antonio e Bernardino Pasini (Nomenclatura, f. 10v). |
1802, giu. 14 |
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Benedetto q. Nicolò di Montegnacco acquista la casa da Antonio Pasini (A.S.U., N., Graziano Cantoni, 10216, XII instr., 1569, f. 2496v - 2529v). |
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Si tratta di una permuta. |
1807, magg. 27 |
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Giulia e Caterina, figlie del q. Benedetto di Montegnacco, vendono a Antonio q. Pietro Cechini per ven. L 12000, la casa in Vicolo Taschiutti n. 261, confina lev. casa e brollo Galvani, mezz. Tonutti, pon. parte Mattiussi, parte stradella e Francesco Taschiutti, ed a tram. Galvani (A.S.U., N., Domenico Prodolone, 10074, VII istr., 388, f. 655v - 658r). |
1809 |
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È di Antonio Zecchini (Registro delli aloggi, f. 8v). |
1826, ott. 14 |
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Il rev. Michele e Pietro fu Antonio Cecchini vendono la casa a Girolamo fu Francesco Andreoli per L 7000 (A.S.U., N., Giovanni Zancani, 634, 1161). |
1850 |
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I fratelli Moschini gestiscono una filanda di seta con tre fornelli (A.S.U., C.A. I, 488/Prospetto delle filande di seta riconoscente attive nel 1850 nel comune di Udine, n. 58). |
1852 |
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Appartiene agli eredi Moschini (Competenze, I, f. 7v). |