* | Secondo il catastico Gallafà della fraterna dei Calzolai, la casa appartiene a questa associazione dagli inizi del sec. XVI. Vengono citati i fondamenti di tale affitto, che risalgono al 1602, quando « morì — nell’ospedale de’ Calligari una donna Paola, la quale lasciò alla — fraterna una casetta di sua ragione posta in Grazzano. Il testamento della prefata d. Paola non si trova; nel quaderno però dell’anno 1603 e 1604, c. 38 e seg. si vede una nota “ mess. Gasparo Drius paga d’affitto semplice, per una casa in borgo di Grazzano, fu di d. Paola stava nell’ospital — L 10». Seguono segnalazioni di affitti, al nome di Menega Masutta, per L 14, dal 1605 per più anni. Nel 1646 paga L 22 Sebastiano di Culau. Nel 1664 la casa è abitata da Caterina Faugnella, che paga L 26 s 16. Dal 1702 subentra in affitto Francesco Tomba. Nel 1716 è segnalato Francesco Mattioli. A costui nel 1755 segue G.B. Vida, che paga L 37 s 4. Infine nell’anno 1761 compare Giacomo q. ser Francesco Filipputto, che paga L 40. 1764. «Ser Giacomo Filipputto q. Francesco paga ogn’anno d’affitto semplice per locazione a lui fatta l’anno 1761 li 21 settembre — sopra una casa posta in Grazzano nell’ androna del Cucco» (A.S.U., Arch. confr. Calzolai, Catastico Gallafà, f. 71r - 72r). | |
1801 | V. fraterna dei Calzolai (Nomenclatura, f. 10v). | |
* | Affittata a Malacrea (ibid.). | |
1807, nov. 28 | * | Processo verbale d’asta, senza esito, per la casa 253 (A.S.U., N., Antonio Lorio, 10431, 16). |
1809 | È del r. demanio e di G.B. Politi (Registro delli alloggi, f. 8v). | |
* | Vi abitano l’industriante Paolo Chiaula e nella parte del Politi gli industrianti Angelo Colauta e Marianna Pelusita (ibid.). | |
1812, ag. 14 | Il demanio vende ad Antonio Pichissini la casa n. 253 in calle del Cucco, già della confraternita dei Calzolai (A.S.U., N., Antonio Lorio, 10425, 631). | |
* | All’atto è allegata la perizia di una stima redatta dall’ing. Paolo Bianchi in data 29 ag. 1807 (ibid.). | |
1852 | * | Appartiene ad Antonio Pichessini (Competenze, I, f. 7v). |
1868 | Il demanio pone all’asta per il 12 sett. le case n. 240, 168, 252, 253 (“Giornale di Udine”, 3, CC, 22 ag. 1868, 4). |