Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
233
1774   «N. 1. Casa dominicale1 in borgo di Grazzano — con due corticelle, tutto unito confina a lev. — Bernardo Fumagalli e parte casa — al conseguente n. 2, mezz. parte androna — della Vigna e parte casa del rev. capellano della parochia di S. Giorgio — fu di ragione Ongara, pon. il borgo di Grazzano, ed a tram. contrada o sia piacetta detta Pangrasso —» (A.S.U., N., Francesco Prodolone, 9016, Divisioni Fadini, f. 1r - 13r, con stato e grado; inventario dei mobili della casa dominicale, f.54v - 66v).
  * Si tratta di un edificio a tre piani, compreso quello del granaio. Al pianterreno l’unico vano è una bottega; al primo piano trova posto una camera che dà su un «porteghetto» sostenuto da modiglioni di pietra. I riquadri delle finestre e porte descritti risultano di pietra. Alla casa è annessa una « fabbrica di dietro, che comprende la cocina, una camera e granaretto», con cantina sotterranea sotto la cucina (f. 1r - 13r).
    «Casa — in — Grazzano con corticella stata acquistata e riffatta doppo la morte del padre, fu di ragione Bucci; confina a lev. — Mangilli, mezz. androna — della Vigna, pon. casa dominicale al n. 1 ed a tram. parte detta casa — e parte — Bernardo Fumagalli —» (n. 2, f. 14r - 25r, con stato e grado).
  * Si compone di una « fabbrichetta alta» con granaretto, una cameretta al primo piano e una cucina al pianterreno e una «casetta bassa» (ibid.).
1801   Francesco Andreoli2 (Nomenclatura, f. 9v).
1809 * Appartiene al negoziante Francesco Andreoli (Registro delli aloggi, f. 7v).
1832 * Il pizzicagnolo Giuseppe Canciani, in seguito alla relazione del capo del terzo quartiere, viene richiamato per «effetti ed articoli ingombranti» la strada (A.S.U., C.A. I, 193).
1841, giu. 26   Francesco Cabassi vende la casa n. 233 a Giuseppe Ciconi per L 17500 (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10500, 14091).
  * Dall’atto si deduce che il defunto Francesco Andreoli con un contratto del 19 nov. 1797, rogato dal not. Marco Grisolli, l’aveva acquistata da Giacomo Lestani; «confinava verso lev. il sig. G.B. Fumagali, verso mezz. calle tendente al convento della Vigna e parte casa di ragione della — fraterna di S. Giorgio». Vi si precisa «che tal casa è stata dall’Andrioli riformata ampliando li fabbricati, in modo che sono restate due corticelle in luogo delle tre che esistevano al tempo dell’antedetto contrato; che al Francesco sono succeduti come eredi Girolamo e Luca Andrioli di lui figli, ai quali, dietro rinuncia delle — sorelle, è stata aggiudicata l’intiera eredità con decreto — 20 luglio 1821; — che in forza delle divisioni 29 giugno 1823 — seguite fra questi due — eredi — venne assognata — al solo Girolamo —; che questi poi con contratto per scrittura privata 15 dic. 1829 — vendette l’indicata casa alli — Francesco e Giuseppe fratelli Cabassi — riservando diritto alla recupera». Infine il documento aggiunge che gli Andreoli «rinunciano alla riserva del diritto della ricupera» (ibid.).
  °° L’edificio è vincolato con D.M. del 22 nov. 2006 ai sensi del D.Lgs. 42/2004.
     
NOTE 1 Fadini.
  2 Per la famiglia Andreoli: BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 98, 144, 147, 183, 196, 280, 312, 355; RIZZI, Storia... Il Settecento, 20.