| 1774 | «N. 1. Casa dominicale1 in borgo di Grazzano — con due corticelle, tutto unito confina a lev. — Bernardo Fumagalli e parte casa — al conseguente n. 2, mezz. parte androna — della Vigna e parte casa del rev. capellano della parochia di S. Giorgio — fu di ragione Ongara, pon. il borgo di Grazzano, ed a tram. contrada o sia piacetta detta Pangrasso —» (A.S.U., N., Francesco Prodolone, 9016, Divisioni Fadini, f. 1r - 13r, con stato e grado; inventario dei mobili della casa dominicale, f.54v - 66v). | |
| * | Si tratta di un edificio a tre piani, compreso quello del granaio. Al pianterreno l’unico vano è una bottega; al primo piano trova posto una camera che dà su un «porteghetto» sostenuto da modiglioni di pietra. I riquadri delle finestre e porte descritti risultano di pietra. Alla casa è annessa una « fabbrica di dietro, che comprende la cocina, una camera e granaretto», con cantina sotterranea sotto la cucina (f. 1r - 13r). | |
| «Casa — in — Grazzano con corticella stata acquistata e riffatta doppo la morte del padre, fu di ragione Bucci; confina a lev. — Mangilli, mezz. androna — della Vigna, pon. casa dominicale al n. 1 ed a tram. parte detta casa — e parte — Bernardo Fumagalli —» (n. 2, f. 14r - 25r, con stato e grado). | ||
| * | Si compone di una « fabbrichetta alta» con granaretto, una cameretta al primo piano e una cucina al pianterreno e una «casetta bassa» (ibid.). | |
| 1801 | Francesco Andreoli2 (Nomenclatura, f. 9v). | |
| 1809 | * | Appartiene al negoziante Francesco Andreoli (Registro delli aloggi, f. 7v). |
| 1832 | * | Il pizzicagnolo Giuseppe Canciani, in seguito alla relazione del capo del terzo quartiere, viene richiamato per «effetti ed articoli ingombranti» la strada (A.S.U., C.A. I, 193). |
| 1841, giu. 26 | Francesco Cabassi vende la casa n. 233 a Giuseppe Ciconi per L 17500 (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10500, 14091). | |
| * | Dall’atto si deduce che il defunto Francesco Andreoli con un contratto del 19 nov. 1797, rogato dal not. Marco Grisolli, l’aveva acquistata da Giacomo Lestani; «confinava verso lev. il sig. G.B. Fumagali, verso mezz. calle tendente al convento della Vigna e parte casa di ragione della — fraterna di S. Giorgio». Vi si precisa «che tal casa è stata dall’Andrioli riformata ampliando li fabbricati, in modo che sono restate due corticelle in luogo delle tre che esistevano al tempo dell’antedetto contrato; che al Francesco sono succeduti come eredi Girolamo e Luca Andrioli di lui figli, ai quali, dietro rinuncia delle — sorelle, è stata aggiudicata l’intiera eredità con decreto — 20 luglio 1821; — che in forza delle divisioni 29 giugno 1823 — seguite fra questi due — eredi — venne assognata — al solo Girolamo —; che questi poi con contratto per scrittura privata 15 dic. 1829 — vendette l’indicata casa alli — Francesco e Giuseppe fratelli Cabassi — riservando diritto alla recupera». Infine il documento aggiunge che gli Andreoli «rinunciano alla riserva del diritto della ricupera» (ibid.). | |
| °° | L’edificio è vincolato con D.M. del 22 nov. 2006 ai sensi del D.Lgs. 42/2004. | |
| NOTE | 1 | Fadini. |
| 2 | Per la famiglia Andreoli: BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 98, 144, 147, 183, 196, 280, 312, 355; RIZZI, Storia... Il Settecento, 20. |