Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
181
1744 * «Elti. Avevano casa a sinistra di rincontro a quella di Giulio Mansuti» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 177).
1788, febbr. 26 ° Il rev. Bernardo Cortis vende allo spett. Marco Grisoli q. Pietro una casa in Grazzano, confina lev. parte nob. Pietro Diana, parte convento della Vigna, mezz. eredi di Domenico Corgnale parte eredi di Marco Iuri, parte Francesco Bergamasco, pon. strada ai monti stradella, per d 2400 (Not. Liberale Girardi).
1801   Spett. sig. Marco Grisoli (Nomenclatura, f. 7v).
1809 * Appartiene a Marco Grisoli (Registro delli aloggi, f. 6v).
1809, dic. 27 * Ricevuta di pagamento di tassa di L 30 da parte di Alessandro Sasso, per la casa n. 181, da lui acquistata all’asta a pregiudizio di Glauco Grisoli, per il prezzo di L 1500. A carico di Grisoli risulta un debito di L 875,93 (A.S.U., C.N., 80, Asta).
1814, ag. 14 * «Valentino del defunto Leonardo Guato detto Zuliano, e Francesco, Giacomo, Pietro e Leonardo suoi figliuoli —, debitori essendo verso — ‹i› fratelli Gabrielli della somma di it L 1324,26 —, hanno offerto alli stessi — Gabrielli in pagamento un di loro sedime con fabriche coperte di copi, con cortivo ed orto, — a risserva di due stanze a piè piano a lev. di dette case cortivo ed orto; il tutto confina a lev. Vincenzo Seron, mezz. — Antonio Mantoani, pon. parimenti ed a tram. strada pubblica —, coscritta al c.n. 181» (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, N., 10442, 239).
1820, ag. 29   Giovanni q. Giuseppe Torre compera all’asta la casa Grisoli (A.S.U., N., Giovanni Zancani, 633, 758).
1821, ag. 7   Giovanni Torre la vende a Giovanni Prati per L 3200 (ibid.).
1821, sett. 5   «Giovanni — Prati e Rosa Maieron — vendono a — Davide Cararia la casa — n. 181 —, qual confina a lev. fabriche e fondi furono di — Gabrieli, a’ mezz. parte detti e parte — Pietro Antonio Quargnale, a pon. con vari — e a tram. parte con casa di Giacomo luri e parte con la strada maestra del borgo» (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10456, 2720).
1821, sett. 6 * Giuseppe Cararia chiede ed ottiene licenza di costruire una cornice senza toccare null’altro (A.S.U., C.A. I, 53/III, 4057 Orn. II C).
1821, ott. 14 * Davide Cararia1, falegname — al n. 181 chiede ed ottiene di «ridure una stanza ad uso di bottega di falegname. È di conseguenza necessario che la medesima sia resa lucida all’oggetto in cui deve servire e per ottenere tale lucidità» vuole «ampliare le tre finestre esistenti sulla facciata verso il borgo — e l’altra da aprirsi di nuovo verso una — contradella che non è chiamata per alcun nome, e finalmente di ritornare a riaprire una porticella verso la contrada detta dello Schiopettino phe da un tempo fu chiusa dal proprietario che era prima» (A.S.U., C.A. I, 53/III, 4706 Orn. II C, con dis.).
1824, mar. 6   È di Davide Cararia (A.S.U., C.A. I, 89/1824/X, 891 Orn. II C, con dis.).
  * Il proprietario presenta progetto di modifica della casa. Il permesso è concesso (ibid.).
1825, magg. 5   «In borgo di Grazzano nella callesella senza sortita esistevi la facciata di fianco della casa al c.n. 181 di proprietà dell’umile sottoscritto2, il quale implora codesta congregazione municipale di ottenere il permesso di riaprire in rottura di muro una porta identicamente come pel passato la medesima esisteva sotto l’attuale fenestra al punto a marcato nell’unito disegno». La deputazione d’ornato esprime parere favorevole (A.S.U., C.A. I, 100, 1565, Orn. II C).
1825, dic. 31   È di Davide Carraria. Chiede d’innalzarla a due piani sistemandone la facciata (A.S.U., C.A. I, 100/1826/II, 4748 Orn. II C, con dis.).
1832 * Il capo del terzo quartiere recapita l’ avviso n. 1050 al falegname Davide Carraria al n. 181 (A.S.U., C.A. I, 193, Nota degli esercenti).
1850 * Vi è censita una filanda di seta, gestita da Domenico Passalenti, con 44 fornelli (A.S.U., C.A. I, 488, Prospetto delle filande di seta riconosciute attive nel 1850 nel comune di Udine, n. 55).
1852 * Appartiene a Davide Carraria (Competenze, I, f. 5v).
1858 * I fratelli Tommasoni3 vi gestiscono una filanda con 34 fornelli (A.S.U., C.A. I, 648/XIV, Prospetto delle filande da seta riconosciute attive nell’anno 1858 in comune di Udine, n. 5).
     
NOTE 1 Per questo falegname: PICCO, Ricordi, 94.
  2 Davide Carraria.
  3 Per i fratelli Tomasoni proprietari di setificio: PICCO, Ricordi, 133. Vedasi anche n. 179.