| 1801 | Giacomo Fabris (Nomenclatura, f. 6v). | |
| * | Si tratta di un tintore, che vi abita col fratello. Nella casa risulta anche abitante come affittuale Gabriele Pellarini (ibid.). | |
| 1808, febbr. 19 | Pietr’Antonio q. Valentino Lirussi e la moglie Diamante vendono a Francesco q. Antonio Luci, detto Polacco, la casa n. 143 «con corticella e fabrica interna» per L 6344. «Confina a lev. strada , mezzodν Mattia q. Andrea Zara ed altri , pon. parte Zara e parte Francesco Cosatto, tram. Valentino q. Bortolo Ferrari detto Cosatto» (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10583, 29). | |
| 1809 | È di Antonio Polacco, macellaio (Registro delli aloggi, f. 5v). | |
| * | Vi abita l’ostessa Santa Pelarina (ibid.). | |
| 1809, giu. 13 | Francesco q. Antonio Luci detto Polacco, vende la casa per L 3000 a Stefano fu Mattia Davide (A.S.U., N., Luigi Bertoldi, 10357, 251). | |
| 1810, febbr. 5 | * | Inventario dei beni mobili del fu Francesco Luci, detto Polacco. Vi risulta anche un magazzino scorzeria «nel borgo di Cussignacco rimpetto al macello, al n. 143». Il capo è Giorgio Cicoi del q. Gregorio. Stimatori si firmano Coletti e Marini (A.S.U., N., Luigi Bertoldi, 10358, 363). |
| 1811, apr. 29 | * | Lucia Mussutto ved. Moreale risulta proprietaria della casa, che dà in affitto per quattro anni a G.B. Piccini (A.S.U., N., Francesco Nicolettis, 10623, 485). |
| 1812 | Osteria “Al viscolo”1 (Esercenti). | |
| 1816, febbr. 23 | Stefano Devide, «di condizione macellaio», vende a Francesco fu Valentino Ferrari2 «commerciante patentato , casa con corticella e fabbrica interna coscritta al n. 143, che confina a lev. borgo, mezz. Giuseppe Fabrizio, pon. G.B. Cosatto ed a tram. l’acquirente Ferrario in loco Cosatto » (A.S.U., N., Daniele Micheloni, 10330, 1700). | |
| 1852 | * | Appartiene a Francesco Ferrari, insieme con i n. 144, 145, 146 e 147 (Competenze, I, f. 4v). |
| 1883 | * | Vi hanno recapito il geometra Francesco di Caporiacco3 e il calligrafo Artidoro Baldissera (AVOGADRO, 139, 146). |
| NOTE | 1 | Il della Porta segnala anche l’osteria “Al cervo”, che tuttavia il ms. da lui citato segnala sotto il n. 2089. La parola “viscolo” significa “altalena” (ms. della Porta). |
| 2 | Per la conceria di Francesco Ferrari: FALCIONI, Industrie, 351; PICCO, Ricordi, 142. | |
| 3 | Per Francesco di Caporiacco: di CAPORIACCO, Storia dei periti, IX. |