1801 |
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Nob. Elisabetta Vannini; sua abitazione (Nomenclatura, f. 5v). |
1809 |
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È di Adriano Maseri (Registro delli aloggi, f. 5v). |
1822, lugl. 27 |
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Vi hanno domicilio Adriano del fu Quintilio Maseri e la moglie Elisa del Mestri (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10546, 1658). |
1828, febbr. 28 |
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Elisa del Mestri ved. Maseri vende per austr. L 4200 a Marco fu Giuseppe Cigaina la casa in borgo Cussignacco n. 126; «confina a lev. orto fu Maseri, poi del prof. Angelo Sostero, mezzodν Dottori, pon. borgo, tram. fondi e casa fu Maseri ora Sostero». La casa era stata dei Vannini, quindi di Adriano q. Quintilio Maseri (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10554, 3124). |
1828, giu. 26 |
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«L’abbate Angelo del fu Pietro Sostero, professore di rettorica vende al prof. Iacopo Pirona1 del fu G.B. professore di belle lettere , la porzione dell’orto dietro la casa marcata dal c.n. 126 ed aldilà del frapposto cortile degli eredi del fu Adriano Masero, cioè dalla estrema parte di detto orto, avendo a mezzodν in confine il Dottori progredindo per tutta l’area tra le linee di levante in confine con porzioni di fabbriche e fondi furono di ragione del soppresso convento di S. Spirito e di ponente in confine col cortile Masero sino al punto di tramontana a linea retta del muro scoperto ch’esiste, dividente il cortile stesso Masero e l’altro di proprietà del prof. Sostero, che riserva in se stesso la restante porzione dell’orto a tramontana della porzione di cui si contratta, sino il fermo punto rettilineo del muro divisorio delli due cortivi suddetti . Cede pure il diritto di transitare per il portone, portico e cortivo nel corpo della casa Masero suddetta al c.n. 126 e interno cortivo tra i confini a pon. borgo di Cussignacco o contrada della Vigna, tram. erano casette Masero, ora nuovo casino Sostero e fondi annesso, a lev. l’operazione contrattata di orto ». Prezzo austr. L 900 (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10554, 3075). |
1836, nov. 24 |
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A Domenico Sabbadini «possessore d’una porzione di casa n. 156 fu Maseri, per ridurla affittabile si rende necessario un ingresso erigendo anche un ponte sul roiello che scorre lungo il borgo davanti la casa». Il permesso viene concesso, previe alcune precauzioni circa i lavori sul ruscello (A.S.U., C.A. I, 254/X, 6494 Orn. II C, con dis.). |
1852 |
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È di Candido e Nicolò Angeli (A.S.U., C.A. I, 527/VIII, 3135 Pol. Giud. IX D, con dis.). |
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Gli Angeli presentano nuovo progetto per la costruzione parziale della casa e chiedono la convocazione del vicino Giacomo Canciani. Al processo verbale del 24 maggio costui non si presenta e pertanto la pratica passa agli atti (ibid.). |
1853, ag. 24 |
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Nicolò e Candido Angeli «proprietari di tutta la casa sita in borgo Cussignacco al c.n. 126» chiedono ed ottengono di riformare la stessa (A.S.U., C.A. II, 66, 5972 Orn. II C, con dis.). |
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NOTE |
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Per Jacopo Pirona: MARCHETTI, Il Friuli, 600-611. |