1801 |
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Nob. sig. Francesco e figli Cirio; loro abitazione (Nomenclatura, f. 5v). |
1809 |
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Appartiene a Francesco Cirio (Registro delli aloggi, f. 5v). |
1812, genn. 17 |
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Francesco q. Girolamo Cirio vende a Francesca Mosolo ved. Mellini casa n. 123, per L 3172, in Cussignacco. «Confina a lev. e sett. — Vincenzo Canciani in loco del r. demanio, rappresentante l’avvocato monastero di S. Spirito, mezz. Madalena Vannini Masero, pon. strada —» (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10588, 563). |
1832 |
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È di Francesca Mellini; domanda di ridurre rettangolari le finestre ad arco del primo piano (A.S.U., C.A. I, 193, 2556 Orn. II C). |
1839, sett. 16 |
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Francesca Mosolo ved. Mellini vende a Giuseppe Prospero casa n. 123 per austr. L 7714, 28. Confina lev. e tram. Canciani, mezz. eredi Adriano Masari, pon. borgo (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10493, 12381). |
1839, ott. 8 |
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Giuseppe Prospero vuole «riformare la medesima col formare due finestre ad uso di rebati ove esistono le due piccole a formare la porta fra le medesime nonché rimetere li stipiti di pietra nelle quatro finestre al primo piano in luogo di mattoni». Dalla risposta della deputazione d’ornato, che concede il permesso alle solite condizioni, si deduce che la porta dovrebbe aprirsi su una falegnameria (A.S.U., C.A. I, 299/XX, 5679, Orn. II C). |
1843, apr. 10 |
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Il falegname Giuseppe Prospero «dopo la riforma da lui anni or sono eseguita della facciata guardante il borgo — ha ora divisato d’innalzarla» (A.S.U., C.A. I, 406/II, 2601 Pol. Giud. IX D, con dis.). |
1843, magg. 10 |
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Presentazione del progetto (A.S.U., C.A. I, 406/II, 3146 Orn. II C). |
1846, genn. 9 |
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È di Giuseppe Prospero; viene alzata (A.S.U., C.A. I, 406/II). |
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L’ispezione municipale accerta la mancata esecuzione degli obblighi di legge relativi alle tubature delle grondaie. Segue un impegno formale di eseguire il lavoro entro 30 giorni. L’ing. Lavagnolo il 25 apr. riferisce che l’opera è stata compiuta (ibid.). |