1602, febbr. 24 |
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«Cum annis proximis preteritis — q. — Ioannes Paulus a Secha et — Camillus Caimus pro — creditis et expensis — incantari fecissent contra — Federicum de Valvasono — domos positas in vico Grazzani penes portonum civitatis —, ideo — Gigans Helthus, maritus — d. Marchesiæ, et — Ioannes Floravantes, maritus d. Hieronymæ, filiarum et heredum — q. — Ioannis Pauli — dederunt — Camillo Caimo — omne ius — quod — ipsae dominæ earum uxores habent — super domibus —» (A.S.U., Arch. Susanna, 62, vol. A, f. 52-53v, not. Matteo Paulitto). |
1609, lugl. 1 |
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«Claudio Caimo — vende a — Pietro Feltrino una — casa posta — immediate fuori del Porton del borgo di Grazzano: confina col detto Porton, con la strada publica, col praticello in capo il gorgo — et questo con l’horticello di dietro, con la corte et stalla» (A.S.U., Arch. Susanna, 62, vol. A, not. Giuseppe Contrino, copia del not. F. Susanna). |
1624, sett. 5 |
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Alessandro q. Pietro Feltrino vende una casa in Grazzano «confinante con il Porton di esso borgo, con le nobili Gratiani, con l’acqua, detta il Gorgo, e con la strada publica, ai nob. Giulio, Orazio e Fabio Susanna» (A.S.U., Arch. Susanna, 62, vol. A, not. G.B. Paulitti copia). |
1649, genn. 1 |
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Il nob. Paolo Coletti per conto degli eredi del nob. Daniele Sforza vende ai nob. Orazio e Fabio q. Giulio Susanna «le case nel borgo di Grazzano confinanti col Portone d’esso borgo, con li nob. Graziani, col muro castellano, con l’acqua del Gorgo e la strada pubblica» (not. Giacinto Causilico). |
1649, ag. 30 |
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Mons. Fabio Susanna chiede «di poter alzare un pezzo di muro nell’antico recinto della città appresso il portone interiore del borgo di Grazzano, sopra le rovine del medesimo a fine d’assicurare la sua casa, posta immediatamente fuori del detto portone a mano sinistra —. Gl’ill.mi — deputati — hanno concesso al predetto mons. — Susanna quanto egli ha domandato» (Acta, 47, f. 225v). |
1697, mar. 8 |
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«Una casa alta e bassa, di muro, coperta di coppi, stala di muro pur coperta di coppi con una corticella anessa, orto in pianura dalla parte di ponente e un altro orto in riva verso mezodì; il tutto confina, a levante androneta hora serata che serviva di transito alle case Fresche, a mezodì muraglia castellana, a ponente la riva et piano della piazetta ove per avanti era il Gorgo, che di presente è atterrato, et ai monti strada pubblica del borgo». (A.S.U., Arch. Susanna, 62, vol. A, G. Tacelli e P. Briante). |
1698, sett. 3 |
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Grado e stima della casa del fu Giulio Susanna: «Il nob. Antonio Susana, procuratore del nob. Sebastiano suo fratello, — ha venduto — all’ ecc. Francesco et sig. Sebastiano fratelli della Chiave — la casa fu del — q. Giulio, posta in questa città fuori del Portone di Grazzano e descritta nella stima Tacelli e Briante 8 marzo 1697 —, per prezzo — di — d 1300, che, detratto l’aggravio di pernici para due, solite pagarsi a questa magn. città —, viene ad essere di neto d 1271 L 2 s 12 —» (A.S.U., Arch. Susanna, 62, vol. A, f. 1r - 2v del fascicolo relativo alla vendita, not. Girolamo dell’Hoste). |
1744 |
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«Susanna. Giulio Susana stava nella casa che si incontra a man sinistra immediatamente passato il Portone di detto borgo1, ora posseduta dei mercanti Patrizii» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 177). |
1801 |
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È di Patrizio Patrizio (Nomenclatura, f. 5v). |
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Affittuali Bergamasco e Iuri (ibid.). |
1809 |
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Appartiene a Patrizio Patrizio ed è affittata al falegname Giuseppe Peverino (Registro delli aloggi, f. 4v). |
1809 |
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La casa era di Pietro Feltrini, poi degli eredi di Giulio Susanna, quindi del medico Francesco della Chiave. Passò il 13 marzo 1725 a Sebastiano Susanna, che, con contratto 11 aprile 1725, atti Sebastiano Colombina, la vendette agli eredi del q. Antonio Patrizio cioè al sig. Francesco Andrioli (A.S.U., C.A. I/1, Attività e passività 1808, n. 10). |
1843, febbr. 20 |
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Elena Patrizio Simonetti chiede «di riformare le due esistenti finestre e di aprire una frammezzo in pian terreno, non che di riformare le due in primo piano nel tratto della facciata a sinistra dell’ingresso della prima casa posta in borgo Grazzano e marcata col c.n. 120» (A.S.U., C.A. I, 359/IX, 1428 Orn. II C, con dis. firmato dal muratore Eusebio Brida). |
1852 |
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Appartiene ad Elena Simonatti (Competenze, I, f. 4v). |
1876 |
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Farmacia “Alla Speranza” (COSMI-AVOGADRO, 94). |
1883 |
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Vi era la farmacia “Al Redentore” di Domenico De Candido e l’osteria “Al Duilio” (AVOGADRO, 144 e 152). |
1948 |
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Su la facciata vi è uno stemma Bellavitis. Trattoria “Al cane bianco”. |
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Vedasi n. 119, 121, 122. |
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NOTE |
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Grazzano. |