1557 |
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«Mistro Iacomo, sartore, bombardier, in logo de mess. Francesco Bollani , paga ogni anno de affitto simplice per la nostra caxa apresso lo sermiterio de S. Francesco dentro in Udine, come appar per man de mess. Mario Albino nodaro in Udine, adν 5 zugno 1553, L 50. Nota che per dita caxa si paga al capitolo de Udene ogni anno L 20» (A.S.U., Arch. Savorgnan, 13/75, f. 8v). |
1704, giu. 30 |
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Disegno in pianta di G.G. Spinelli. «n. 61. Sito della Rovina di ragione del n.h. sig. march. Antonio Savorgnan fu del q. Carlo» (A.S.U., C.A. I, 235/I). |
1739, genn. 13 |
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«Pianta e misura fatta da me sottoscritto pubbl. per. della piazzetta chiamata la Rovina , sittuata dietro la sacra chiesa di S. Francesco di raggione di s. e. il sig. march. Francesco Savorgnano, quale la trovo in quantità di pd n. 5 l’uno n. 804. Scalla di passa n. 20. Simon Vincenzutti» (B.C.U., ms. 85 Joppi). |
1789, dic. 13 |
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I coo. Carlo e Giacomo Savorgnan vendono al nob. Giacomo Caratti q. Bernardino «tutti li fondi della Ghiazzera. Confinano a levante con la strada pubblica tende al ponte nuovo, a mezzodν con la pubblica roia , ponente con ospedal maggiore ed a tramontana con fondo vacuo, intitolato la Rovina» (Not. Francesco Bertoldi, B.C.U., F, p. ms.1556/fasc.10, 1789, 13 dic., Permuta dello stabile). |
1790, genn. 12 |
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Vedansi stato e grado e pianta di Domenico Colledan (B.C.U., F. p. , ms. 1556 fasc.10 1789, 13 dic.). |
1792 |
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«Sopra li fondi di questo convento, nel luogo in ora detto della Giazzera, confinante con li fondi fu di questo convento, ora del p. ospital maggiore, con la strada detta contrada Savorgnana e con la pubblica roia detta dei Gorchi, riscuote esso convento annualmente formento st 3» (A.S.U., C.R.S., Cattastico... del convento di S. Francesco... 1792, p. 22-25). |
1798 |
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Da un rotolo con l’elenco dei livelli a favore del convento dei frati minori di S. Francesco, si ricava una data di possesso del fondo della Ghiacciaia da parte dei Savorgnan, risalente al 3 marzo 1515: «Gli eredi, sive rappresentanti il n.u. co. Giovanni q. co. Girolamo Savorgnan pagano d’annuo livello sopra il fondi detto della Giacera, in virtϊ d’istr. del dν 3 marzo 1515, di mano dello sp. sig. Nicolò Pace notaio , L 1166 s 17». Le registrazioni del pagamento di questo livello si arrestano al 1805 (A.S.U., C.R.S., 696, G.B. Mangano, Rottolo catastico generale dell’entrata del venerando convento de’ rr. pp. Minori Conventuali di S. Francesco d’Udine, ora detti del Carmine essendo esattore fra Vincenzo Iernico. Nell’anno MDCCXCVIII). |
1801 |
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Daniele Moro. «Posta di Germania alla Ghiacciera» (Nomenclatura, f. 4v). |
1809, lugl. 20 |
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Antonio di Cristoforo Moro acquista dal co. Antonio Savorgnan tutti i suoi beni (A.S.U., C.A. I, 235/I, not. Francesco Maria Calvi). |
1809 |
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Vi ha sede l’ufficio della direzione delle poste (Registro delli aloggi, f. 4v - 5r). |
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Il complesso degli edifici appartiene al direttore delle poste Daniele Moro (ibid.). |
1810, mar. 10 |
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« Antonio fu del sig. Cristoforo Moro di Venezia ha creato procuratore il sig. Antonio q. Ferdinand’Antonio Bernardinis perito ingegnere di Udine , per potere a nome di esso Moro far eseguire tutte quelle operazioni e lavori che lo stesso Bernardinis crederà opportuni nel terreno ossia piazzetta chiamata volgarmente la Rovina , divenuta proprietà del medesimo sig. Moro in virtϊ del contratto 20 lugl. 1809 negl’atti del not. Francesco Calos del fu Giovanni M. residente in Venezia seguito fra il sig. Antonio del fu Z. Carlo Savorgnan, anche come avente titolo dal sig. Giacomo q. Ettore pure Savorgnan da uno ed il medesimo Moro dall’altra » (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10585, 220). |
1814, ag. 31 |
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Pianta della zona ad opera del pubbl. per. Bernardo Vicario: «Pianta della piazza della Rovina, rilevata da me sottoscritto secondo la pianta Canciani, 5 dicembre 1719, con la presentanea figura delle circostanti calli ed alquanti fondi di case . La piazza della Rovina è divisa in tre parti ed è tutta della quantità di quarti due e tavole cento e ventiquattro : fig. A, porzione maggiore di fondo di detta piazza, che rimane libera dagli acquisti delli sig. Venerio e Verzegnassi, della quantità di tv 511; fig. B, porzione di fondo d’essa piazza, dicesi acquistata da detti sigg. Venerio e Verzegnassi di tv 24 pd 4; fig. C, altra porzione di fondo ridotta in strada, coperta di selciato, tv 8 pd 2» (A.S.U., C.A. I, 235/I , con dis.). |
1837, febbr. 24 |
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È di Francesco Moro. Si costruisce la facciata verso i Gorghi (A.S.U., C.A. I, 269/1837/III, 963 Orn. II C, con dis.). |
1852 |
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Appartiene a Francesco Moro (Competenze, I, f. 3v). |
1876 |
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L’edificio ospita il medico condotto G.B. Vatri e l’avvocato Daniele Vatri. Vi hanno pure recapito i sensali Giacomo Durante per granaglie e Giuseppe Copitz per seta e bozzoli. Vi gestisce inoltre una rivendita di liquori Paolo Casarsa (COSMI-AVOGADRO, 43, 85, 99, 113). |
1883 |
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Vi hanno recapito l’avv. Daniele Fabris e il medico chirurgo G.B. Vatri. Nella parte censita 88 B la casa ospita un negozio di mobili di Giovanni Iuri1 che è anche tappezziere (AVOGADRO, 149, 156). |
1936 |
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È del cav. Daniele Moro di Codroipo. |
1945 |
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Distrutta da una bomba la parte meridionale ed incendiata la parte su piazza Venerio durante l’incursione aerea del 20 febbraio 1945. |
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NOTE |
1 |
Per Giovanni Iuri: PICCO, Ricordi, 127. |
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STUDI INEDITI |
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BELLONI, De Turrianis nuper obrutis 1511 inscriptiones tres, B.C.U., ms. 66 Joppi; PIEDIMONTE, I Savorgnan. |
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BIBLIOGRAFIA |
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CARO, Una famiglia; L. PALLADIO degli OLIVI-CAIMO DRAGONI, Memorie, 48-49; della PORTA, Toponomastica, 100; SALARIS, I Savorgnani; VOLLO, I Savorgnani; ZACCHIGNA, I Savorgnano di Udine, 50. |
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ICONOGRAFIA |
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MAJERONI-LEONARDUZZI, Città d’Udine, n. 82; SPINELLI-DALLA VIA, Novissima pianta, n. 60. |