Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
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1401, dic. 28 ° «Actum Utini in domo nob. viri ser Doymi de Castro Porpeti que stat apud puteum S. Johannis» (Not. Giov. Candido).
1411, ag. 20   Benvenuta figlia del q. Giovanni di Cergneu e vedova di Federico di Moruzzo vende una casa in contrada del Pozzo di S. Giovanni, presso la casa Toppo, i Savorgnan ed i Calzolai, a Nicolussa vedova di Nicolussio di Castello (Joppi, Notariorum, XIII, f. 93, da perg. dell’arch. Frangipane).
  * La pergamena, alla quale attinge Joppi, precisa: «— D. Benvenuta n. — olim ser Iohannis de Cergneo et uxor relicta olim ser Federici de Murutio — pretio — dugentorum ducatorum auri —, quod — d. Benvenuta — fuit confessa — se habuisse — a nob. — Nicholussa relicta q. nob. d. Nicholussii de Castello, Utini habitante —, vendidit — d. Nicholusse uxori — quasdam domos muratas, soleratas cuppisque coopertas in quibus — olim ser Federicus de Murutio habitare solitus fuit, cum curia, orto et areis muratis cuppisque coopertis postpositis ipsis domibus venditis ac — cum quadam domuncula murata cuppisque cooperta contigua a parte anteriori domibus — sitis — in contrata S. Iohannis de Utino, iuxta cimiterium ecclesie maioris — iuxta ser Nicholaum et ser Brisinum de Toppo, iuxta nob. virum ser Franciscum de Savorgnano, iuxta fraternitatem S. Marie cerdonum de Utino, iuxta heredes olim Petri Nani — iuxta vias publicas —» (Arch. Frangipane, Perg. vol. II, not. Nicolò del fu Enrico da Mortegliano).
1499, giu. 4   Il comune di Udine concede ai sigg. di Castello di poter ampliare la loro casa in Udine presso il cimitero della chiesa maggiore «ubi prius erant stabula suorum equorum —» (Acta, II, f. 234r - 234v).
1503, mar. 10   Il comune concede ai sigg. di Castello di poter fabbricare sopra porzione del cimitero del duomo «recta linea, veniendo ad craticulas ferreas ipsius cimiterii, accipiendo quid modicum ex dicto cimiterio —, habita tamen confirmatione — per — capitulum Utinensem quia propter hanc concessionem non intendunt incurrere in aliquas ecclesiasticas censuras —» (Acta, III, f. 136r).
1565, nov. 27 * «— Nob. d. Joseph f. nob. d. Aloysii de Frangipanibus de Castello — locavit — d. Amphrosinæ uxori relictae in secundis votis q. nob. Thomæ de Castello — portionem domus suæ muratæ, soleratæ, cuppis copertæ, sitæ Utini in contrata ecclesiæ maioris —, quam hactenus tenuit ser Thomas Schiavettus causidicus Utini et mag. Daniel sutor vestiarius Utini, cum curia et canapa posteriori et cum ingressu et egressu salæ magnæ et portæ anteriori, reliquum vero idem locator sibi reservavit —, debente ipsa domina conductrice solvere singulis annis de affictu simplici — ducatos decem octo —» (A.S.U., N., Mario Albino, 5950, Istr. 1565, f. 68v - 69r).
1640, genn. 12 * «In Udine, in la contrada del domo, in casa del — sig. Gregorio Frandiepane» (A.S.U., N., Giacinto Causilico, 7726, Instr. XI, f. 80r - 80v).
1692, mar. 1   Nicolò Frangipane e fratelli concedono a godere al sig. Giacomo e fratelli Coronella la casa «posta — presso la chiesa maggiore» (A.S.U., N., Bertrando Brunelleschi, 7804, X instr., f. 1r - 2v).
1740, dic. 26   Il nob. sig. Giuseppe Coronella e fratelli acquistano la casa in faccia la chiesa del duomo dai coo. Antonio e Gregorio Frangipane per d 2736 (A.S.U., N., Francesco Tracanelli, 8495, LIX instr., f. 1r - 4v).
  * La premessa all’atto spiega il motivo della vendita: «Il — co. Antonio Frangipane de’ signori di Porpetto, per nome proprio e — del — co. Gregorio di lui fratello —, dovendo — trasferirsi in Ongaria al militar servizio di S.M. regina d’Ongaria e Boemia, ha deliberato, prima d’intrapprender il viaggio, passare alla — vendita della loro casa posta in questa città dirimpetto alla facciata del duomo». Nell’istrumento viene inoltre precisato che la casa «è stata goduta in ordine alla scrittura 15 dic. 1691» dagli stessi Giandomenico e Giuseppe Coronella (ibid.).
1744   «Coronella. La loro casa fu dei Frangipani venduta — ai nobili fratelli Giacomo, Giandomenico, Giuseppe Coronella, di poi ingrandita e in miglior forma ridotta, con un fianco che si volge nella piazzetta che si estende avanti la porta maggiore del duomo» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 191).
1801   È dei coo. Antonio e Girolamo Attimis (Nomenclatura, f. 4v).
1809, genn. 12 * A. Antonini indica come alloggio per il comandante della piazza la casa del sig. Girolamo Attimis. Non dice che numero abbia, né dove si trovi. Aggiunge che non è stata ancora visitata. Invita la commissione delegata a farlo (A.S.U., C.N., 116, 263).
1809, genn. 13 * Relazione della commissione per gli alloggi militari: «Nel pian terreno, ossia primo piano, vi sono quattro mezzadi, due de’ quali dalla parte che corrisponde al duomo, sono occupati dal sig. Gerolamo —; li altri due, uno cioè dalla parte medesima nel cantone di detta casa, e l’altro, ch’è al fianco destro del sottoportico d’ ingresso, sono vacui; innoltre all’istesso piano nel fondo del cortivo vi è la camera per li domestici del proprietario e una scuderia per cinque piazze. Al secondo piano, ossia al piano nobile, vi sono quattro camere. Due di queste, cioè una con camerino e l’altra senza, sono state destinate dal proprietario medesimo per l’alloggio militare: le altre due poi sono ad uso della padrona della casa: in questo piano vi è inoltre il tinello e una cucina. Finalmente al terzo ed ultimo piano vi sono altre cinque camere, una con camerino e le altre senza. Di queste una è abitata dalla sorella del padrone di casa e le altre quattro sono per uso delle donne di servizio. Questa si è tutta la casa —. Sia giustamente quella di colonello». Seguono suggerimenti per l’utilizzazione dello spazio (A.S.U., C.N., 116, 279-XXXII R.S.).
1835 * Recapito del medico provinciale dott. Luigi Vanutti (A.S.U., C.A. I, 238/XII).
1840, apr. 13   Il nob. Vincenzo fu Giulio Agricola e consorti vendono ai nob. Giovanni fu Giulio Cesare e Giuseppe di Filippo di Colloredo la casa n. 80 per L 40000 che essi avevano ereditata dal co. Girolamo d’Attimis, per testamento 8 maggio 1825. «Siccome poi di detta casa, in forza dell’accennato testamento — del fu — Girolamo d’Attimis — spetta l’usufrutto alla — nob. Elena n. Antonini, ved. del — co. Antonio d’Attimis —, per conseguenza il possesso — di fatto — non potranno avere detti acquirenti — di Colloredo che dopo la morte d’essa nob. — Elena —» (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4825, 2842). Il co. d’Attimis, l’aveva comperata dai figli del fu Giuseppe Coronella li 13 agosto 17901.
1845, febbr. 24 * Giuseppe di Colloredo, anche a nome dello zio Giovanni, dopo una convocazione presso la deputazione comunale d’ornato in data 22 febbraio, si è accordato coi confinanti sui lavori da compiere nella casa. Il progetto è firmato dall’ing. Ballini. La deputazione lo giudica «tollerabile» (A.S.U., C.A. I, 390/1845/VI, 1162 Orn. II C, con dis.).
1852 * Appartiene al co. Giovanni di Colloredo (Competenze, I, f. 2v).
  ° Da Giuseppe di Colloredo, morto nel 1882, passò ai figli Giovanni, Antonio, Ugo. Morto Ugo nel 1897, il suo terzo toccò alla madre Dorotea Cossio di Colloredo ed alla morte di questa, avvenuta il 2 apr. 1907, fu assegnata tutta a Giovanni. Il figlio di questi, Giuseppe, la vendette nel *** al sig. Adelardo Bearzi2.
  ° I Colloredo vendono la casa a Virginia Bearzi Bertrandi con atto 1914, ott. 6 (Not. Zanolli).
1923, lugl. 2 ° Giuseppe Bertrandi la vende alle Assicurazioni Generali (Atti Conti).
1931, magg. 27 ° È acquistata dalla Cassa di Risparmio (Atti Cavalieri).
    Abbattuta nel 1938.
     
NOTE 1 L’annotazione, aggiunta dal della Porta in un secondo momento, ha indotto a sopprimere nell’edizione una annotazione precedente che, essendo oltre a tutto priva di citazione di fonte, risulta contraddittoria rispetto a quella del 1840 riportata.
  2 L’affermazione, non appoggiata ad alcun dato, è peraltro modificata dall’aggiunta seriore.
     
BIBLIOGRAFIA   di CAPORIACCO, Udine e il suo territorio, 58-59; Elenco degli alloggi; “L’Alchimista”, 7, XIII, 30 marzo 1836, 42; della PORTA, Udine scomparsa. Casa Colloredo; SACCOMANI, Il ristauro, p. 31; VALENTINIS, Udine antica, 24.