Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
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  * Vedansi anche n. 77 e 79.
1691, lugl. 14   Alfonso Antonini acquista per conto della co. Maria Margherita ved. di Marc’Antonio di Prampero, per d 2650, una casa dei fratelli Alfonso e Giovanni Carlo Asquini (A.S.U., N., Antonio Orgnani, 7846, XIX instr., f. 180r - 183r, f. 199r - 199v).
  * L’ atto precisa che si tratta di piϊ costruzioni «di presente, habitatione di detti — Asquini —, acquistate sotto dν 4 apr. 1657 per — Giovanni Daniele loro fratello dal q. — Francesco Paderni con l’instrom. del q. — sp. — Federico Buiatto nodaro tra li confini descritti in detto instrom., item l’ horto e casetta posteriormente all’acquisto Paderni furono per detto Giovanni Daniele comprate dal — co. Filippo Manini con l’altro instrom. 25 nov. 1658 nelle note del q. — Simon Paderno not., giusta li confini nominati in detto contratto —» (ibid.).
1691, ag. 19 * «— Giacomo Ugoni priore, — Francesco Cudicio cameraro, governatori attuali della — fraterna di S. Girolamo —, in ragion di semplice affitto —, affittano al sp. Antonio Paderni q. Simone — una casetta di — detta fraterna, di due stanze, una a piè piano e l’altra di sopra, situata nel loco di detta fraterna appresso il duomo, annessa alla casa d’habitatione di detto — Paderni, et insieme il granaro sopra la stalla del conseglio della medesima fraterna, pure attaccato all’habitatione — Paderni, con autorità al sig. Paderni di — far levar la scalla che conduce sopra il granaro —, come pure di poter alongar le stanze — sino al muro del conseglio, per maggior suo comodo, et otturar le fenestre e porte che non li servissero, con farne dell’altre che li fossero piϊ comode, il tutto a proprie spese —» (Arch. di Prampero, sistemaz. provvis. fasc. Affitti fraterna S. Gerolamo, not. A. Paderni, f. 1r - 1v).
    Nel «grado» allegato, si cita tra l’altro «una stanza a piè piano, hora habitata da d. Maria Decana —» (ibid.).
1744   I Prampero «abitano una casa ristorata et accresciuta da loro, posta in faccia la confraternita dei Caligari, comperata da Francesco di Prampero dai fratelli Alfonso e Giovanni Carlo Asquini» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 191).
1752 ° Casa domenicale Paderni sulla contrada di S. Stefano di tre solari con altra casa contigua di uno solaro con cortivi n. due ed orto, posta nella contrada di S. Stefano, tutto unito confina, a levante parte casa e cortivo della v. fraterna di S. Gerolamo e parte contrada detta del Teatro, mezzodν orto delli nob. sigg. coo. Beretta e parte casa del nob. sig. Gazoldi, ponente casa cortivo ed orto del nob. sig. co. Pietro di Prampero, ed a tramontana la contrada di S. Stefano (B.C.U., Arch. Conti).
1768, apr. 1   Le nob. sorelle Paderni, Caterina ved. del nob. Stefano Sabbadini, Cassandra moglie del co. Leonardo Mantica ed Anna vedova del q. Augusto Conti, vendono le case della defunta sorella Elisabetta Paderni al co. Pietro Enrico di Prampero (Arch. di Prampero, sistemaz. provvis., fasc. Atti vendita stima, not. Francesco Prodolone, f. 3r - 3v).
  * Vi è allegata la perizia di stima, redatta dai pubbl. per. Antonio Bernardinis e Alessandro Rota. Il complesso viene complessivamente indicato come «fabbriche con due cortivi ed orto, situate in questa città presso il duomo; confinano a lev. parte con casa e corte della — fraterna di S. Girolamo di questa città e parte con androna pubblica detta del teatro, mezzodν parte col — co. Antonio Beretta e parte col nob. — Carlo Gazoldi, pon. col — co. Pietro di Prampero ed a tram. con stradda pubblica» (ibid., f. 3v).
    La descrizione del complesso indica: una «fabbrica sopra la strada a tramontana» con una facciata lunga all’interno ps 8 pd 3 1/4, alta ps 7 pd 4 1/2 (f. 4r - 11r); una «fabbrica — a lev. del cortille e a mezz. del — grannaro —»; una fabbrica a mezzodν del cortile, «porzione — al presente abitata da Giacomo Baiet gastaldo» (f. 14v); una «corte in faccia a fabbriche in primo logo descritto» (f. 15v); «corte a mezz. della — fraterna — e corte antedescritta» (f. 16r); orto. Il tutto per un totale di L 17960 s 6 1/2.
1775, ag. 10 * Copia del decreto di soppressione «delli tre ospitali» di S. Antonio, S. Nicolò di Rauscedo e S. Girolamo (Arch. di Prampero, sistemaz. provvis., fasc. Affitti fraterna S. Gerolamo, not. A. Paderni).
1775 * Nell’elenco delle vendite della soppressa fraterna di S. Gerolamo si precisa che «gli eredi del q. Simon Paderno ed in presente il — co. Pietro di Prampero, per un grannaio e stanza per instr. 19 ag. 1691, atti dello sp. — Paulo Fistulario, pagano ogn’anno — L 62. Il detto grannaio e stanza sono incorporati nella fabrica — di questa fraterna, sittuata a mezzo dν del duomo, oltre la strada, confina a lev. strada pubblica tendente in Rauscedo ed oltre chiesa, una volta teatro, mezodν e pon. — coo. di Prampero, successi per acquisto agl’eredi Paderno ed a tram. strada pubblica sive piazza del Duomo —. Deve essere di ragione antica della fraterna, perché nel Rottolo 1600, c. 11t si rilleva che la sign. Anna di Mels conduceva in affitto la camera e ser Simone Cividino conduceva in affitto il grannaro» (A.C.U., A.A.O., Cattastico... 1775, f. 233r).
1798 * Il convento di S. Francesco di dentro esige dagli eredi del q. co. Celso di Prampero sopra due case incorporate nella loro casa dominicale. Paga il co. Marzio di Prampero. I pagamenti sono registrati fino al 15 maggio 1806 (A.S.U., C.R.S., 696, Rottolo... 1798, partita 26).
1800, giu. 2 * «Convenzione — fra li —coo. mons. Giacomo, kav. Antonio, Filippo, Francesco e Alfonso fratelli q. — Pietro Enrico di Prampero — et i — governatori del pio ospital maggiore —. Si dichiara che li — coo. fratelli di Prampero lasciano a disposizione del pio luogo il granaro sottoposto alla casa posseduta in presente da esso pio luogo ed abbrazzato nella locazione 1691, 19 ag.» (Arch. di Prampero, sistemaz. provvis., fasc. Affitti fraterna S. Girolamo, not. A. Paderni).
1801 * Vi abita il co. Antonio coi fratelli di Prampero (Nomenclatura, f. 3v).
1809 * Appartiene a Filippo e fratelli di Prampero (Registro delli aloggi, f. 3v).
1811, nov. 22 * In seguito alle proteste di Girolamo Caratti circa gli allagamenti che si producono nella casa 67, il podestà di Udine, fatta compiere l’ispezione nella zona di via Rauscedo, comunica a Filippo e fratelli di Prampero che la causa degli inconvenienti lamentati dal vicino deriva da un difetto nel sistema d’incanalamento delle acque nel loro orto. I Prampero sono pertanto obbligati a provvedervi entro otto giorni (Arch. di Prampero, sistemaz. provvis.).
1811, nov. 26 * I fratelli di Prampero comunicano al podestà che «hanno fatto fare un sopraloco e ritrovano che l’aggolfamento delle acque nella strada di Rauscedo al lato della ex chiesa della Purità e siti inferiori — è originato dalla mancanza di livellazione nella strada stessa, quale livellandosi facilmente con introduzione di alquanta terra e selciato sopra, farebbe facilmente passare le acque alla piazza del duomo, indi alla contrada de’ Caligari ed in seguito per la contrada Savorgnana alla pubblica roia alla località del ponte nuovo, e che la vasca in angolo di lev. e mezz. entro l’orto Prampero, mai da essi alterata nei tempi di possesso, non potrebbe assorbire tutte quelle acque per qualunque escavazione che si facesse —» (Arch. di Prampero, sistemaz. provvis.).
1815, apr. 19 * Il podestà di Udine ai coo. di Prampero: « Vista la loro istanza — per la chiusura del vano di portone — in cale del Teatro, retificando la muraglia di cinta delli fondi dominicali al n. 78, sentite le avvertenze della deputazione d’ornato, ritenuto che in tal modo vassi ad impedire il deposito d’immondizie ed il ricovero a male intenzionati, ritenuto che la chiusura del detto vano abbia ad essere in rettifilo con la loro muraglia senza il menomo asporto e che il portone d’ingresso abbia ad aprirsi internamente, si abilita all’esecuzione dell’opera —» (Arch. di Prampero, sistemaz. provvis.).
1831   Il co. Giacomo di Prampero chiede di poter riformare la facciata (A.S.U., C.A. I, 182/V, 5075 Orn. II C, con dis.).
  * Desidera di «aprire una porta in sostituzione d’una delle due finestre attuali ed ingrandire l’altra finestra» (ibid.).
1834, mar. 8 * Nuova domanda dei fratelli di Prampero per la riforma della casa (A.S.U., C.A. I, 219/1834/I, 970 Orn. II C, con dis.).
1837, magg. 2 * Petizione di Pietro, Giovanni ed Angelo figli del fu Giuseppe Ballico, proprietari della casa n. 65, contro i Prampero che nel loro orto vanno elevando una costruzione attaccata ad una loro stalla con fienile «con sommo pregiudizio della servitù di luce ed aria». Pertanto i Ballico incolpano i vicini di «turbativa di possesso». La vertenza si compone in pretura il 30 maggio con una proposta dei Ballico, che accettano il fatto compiuto purché i di Prampero aprano «una finestra nel loro muro elevato, onde da questa riceva aria e luce la vicina finestra —» (Arch. di Prampero, sistemaz. provvis.).
1945, mar. 7   Fu colpita da un razzo incendiario nella parte orientale e distrutta la parte sud, su vicolo Prampero, da una bomba.
    Fu inalzata di un piano negli anni 1952-1953.
    La trifora fu costruita nel 1953.
  °° L’edificio è vincolato con D.M. del 08 magg. 1990 ai sensi della L. 1089/1939.
     
STUDI INEDITI   CILLO, Le confraternite, 74, 76-77; FACCIOLI-JOPPI, Chiese, f. 63r - 63v.
     
BIBLIOGRAFIA   BATTISTELLA, Udine nel secolo XVI, 127-128; BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 91-92; BIANCHI, Indice, n. 5641, 180; CAVALCASELLE, La pittura, 32, 131; CORGNALI, La confraternita, 112-120; DE BIASIO, Le confraternita, 3; Elenco degli alloggi; FABRIS, Statuti di antiche confraternite, 48-56; LANZI, Storia patria, 11, 22; di MANIAGO, Guida, 35-36; di MANIAGO, Storia, 172; della PORTA, Toponomastica, 216; della PORTA, Udine scomparsa. Casa della confraternita, 145-148; de RENALDIS, Della pittura, 13; S[ACCOMANI], Il ristauro, 15; P. SOMEDA de MARCO, La confraternita di S. Girolamo, 20-24; VALENTINIS, Udine antica, 5.
     
ICONOGRAFIA   GAZOLDI-COSATINO-RUFFONI, Udine metropoli, n. 8; GIRONCOLI de BAURAIN, Stemma della città, n. 48; MAJERONI-LEONARDUZZI, Udine metropoli, n. 8; SPINELLI-DALLA VIA, Novissima pianta, n. 46.