1703 |
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Camillo Arcoloniani vende la casa ai Gallici (JOPPI, Il castello di Moruzzo, geneal. Arcoloniani, tav. II). |
1703, ag. 20 |
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«Li nobb. Camillo Arcoloniano e Francesco fratelli Arcoloniani q. Francesco con le nobb. Maddalena e Giulia Arcoloniani, l’una suocera e l’altra moglie di esso Camillo salvo il censo di ducati sette annui al vescovato di Concordia, vendono al sig. Giuseppe Gallici q. Marc’Antonio la loro casa arcoloniana in contrada et di rimpeto la chiesa di S. Maria Maddalena con orto da dietro della detta contradella, il tutto descritto coi suoi confini nella stima del sig. Andrea Corradino pubbl. per. in questa città . La qual casa pervenne nelle nobb. Maddalena e Giulia per disposizione testamentaria del nob. Nicolò Arcoloniano 21 marzo 1687 di mano del sp. Antonio Orgnano nod. E ciò per lo prezzo hora convenuto di d 3834 ; ingiontovi patto assunto voluntariamente dai venditori di dover, in caso di vendita della casetta annessa, habitata dal sig. Marco Pittei , preferir a chi si sia detto sig. Gallici e successori in concorrenza di prezzo» (A.S.U., N., Girolamo Dell’Oste, 7907, VIII instr., f. 349v - 357r). |
1744 |
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«Arcoloniani. La loro casa è di rimpetto alla porta della chiesa di S. Maria Maddalena, casa che fu comperata da Giuseppe Gallici cancelliere della Patria, poi in gran parte caduta all’ improvviso, e da lui in miglior forma rialzata, al fine cambiata dal medesimo con i Beretta» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 190). |
1801 |
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È del co. Antonio Beretta (Nomenclatura, f. 3v). |
1809 |
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Appartiene a Giovanni Maria Beretta (Registro delli aloggi, f. 3v). |
1845, apr. 9 |
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« Il co. Antonio q. Giovanni M. Beretta accondiscende per la sussistenza del coperto di recente costruito nel fabbricato erariale ad uso delle i. r. poste sopra una scala conducente alle stanze degli impiegati, coll’ appoggio dei travi di sostegno del coperto medesimo sul muro della casa di esso co. Beretta, coscritta col n. 70 , il qual muro confina col fabbricato erariale dal lato di mezzog. » (A.S.U., N., G.B. Valentinis, 7/II, 650, con dis. firmato dall’ing. Corradini). |
1852 |
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Insieme col n. 71 appartiene agli eredi del co. Antonio Beretta (Competenze, I, f. 2v). |
1876 |
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Negozio di seta di Graziadio Luzzatto (COSMI-AVOGADRO, 114), segnalato anche nel 1883 (AVOGADRO, 156). |
1936 |
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È degli eredi figli del co. Guido Beretta. |
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Sede del Circolo Udinese. |
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L’edificio è vincolato dal M.P.I. con D.M. del 15 ott. 1951 ai sensi della L. 1089/1939. |
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STUDI INEDITI |
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L. PALLADIO degli OLIVI, Memorie, f. 13r. |
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BIBLIOGRAFIA |
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BATTISTELLA, Udine nel secolo XVI, 117; BERETTA, Cenno storico; BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 87-90; BIASUTTI, Note d’archivio, 11-12; BIASUTTI, Nuovi documenti, 5-6; BRAGATO, Guida, 52; C.V., Carnevali udinesi, 14-15; COMELLI, Passeggiate, 46; ERMACORA, Guida, 105; GIOSEFFI, Udine, 176; A. JOPPI-A. BATTISTELLA, Nobile famiglia Beretta; MIANI, Pittura e scultura in Friuli, 126; PAGAVINO, I gusci vuoti di Udine; PASCHINI, Arcadia, 67; PERUSINI ANTONINI, Un secolo nella memoria, 42; Restauro... conservativo?; RIZZI, Storia... Il Seicento, 91; C. SOMEDA de MARCO, Il museo civico, 42, 47; Stampa Beretta contro Taffon; VALENTINIS, Udine antica, 25; Udine che si abbellisce. Un nuovo palazzo in via Vittorio Veneto; ZANUTTO, Vita del letterato Francesco dei conti Beretta. |