Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
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1436   Federico Savorgnan1 ed Elena della Torre fondano il convento delle Terziarie Francescane di S. Spirito (Memorie Francescane della nostra città, “Madonna delle Grazie. Foglietto religioso settimanale”, 5, XLV, 4 ott. 1873, 359).
1665, genn. 13   «Il nob. sig. Rugero Salamonio compratore della v. chiesa di S. Spirito in riguardo alla riedificatione et restauratione d’essa fatta dal q. nob. et rev.mo mons. Rugero suo zio, come appare dall’inscrittioni interiore ed esteriore — per titolo di donatione —, dona al — monastero2 — ogni — sua ragione e patronia che ha in detta v. chiesa» (A.S.U., N., Luigi Rica, 7732, IV Instr., f. 25r - 26v).
1801 * Convento di S. Spirito (Nomenclatura, I, f. 2v).
1809 * Convento di S. Spirito (Registro delli aloggi, f. 3v).
1810, apr. 25   Decreto di soppressione del convento di S. Spirito (Bollettino delle leggi del Regno d’Italia, decreto n. 77, p. 264- 267).
1811, ott. 13   Istanza di Antonio Basina di poter ridurre a casa di abitazione l’antica chiesetta di S. Croce sull’angolo di via Cussignacco3 e Gorghi (A.S.U., C.N., 179/ XIX, 6577 Orn. 19, con dis. firmato dall’arch. Gaidani).
1811, nov. 29   Il demanio vende a Vincenzo fu Giacomo Canciani locali, chiesa, orto e fondi del convento di S. Spirito per L 20648 (A.S.U., N., Antonio Lorio, 10422, 390); pianta e descrizione di stima ad opera del perito ingegnere Giuseppe Clochiati (A.S.U., N., Antonio Lorio, b. 10424, n. 510).
1819, giu. 9 * Vincenzo q. Giacomo Canciani chiede ed ottiene il permesso di «ridurre una porzione di casa — n. 43 lett. A per uso di proprio domicilio —, la quale fa parte del suo stabilimento denominato S. Spirito» (A.S.U., C.A. I, 24/XI, 2036 Orn. II C, con dis.).
1824, ott. 25   È di Vincenzo Canciani (A.S.U., C.A. I, 88/IX, Elenco dei pozzi).
  * Il capoquartiere segnala la presenza di un pozzo scoperto (ibid.).
1828, genn. 12 * Vincenzo q. Giacomo Canciani presenta progetto per trasformare una finestra in una porta di sua casa «nella contrada detta Gorghi di borgo Aquileia, formante parte del suo locale così detto “ex stabilimento di S. Spirito”». Segue l’approvazione (A.S.U., C.A. I, 148/X, 268 Orn. II C, con dis.).
[1832] * Il capo del terzo quartiere riferisce di aver presentato in questo locale l’avviso municipale n. 1050 al tintore Vincenzo Canciani (A.S.U., C.A. I, 193).
1835 * Recapito del chirurgo Giuseppe Fantoni (A.S.U., C.A. I, 237/XII).
1837, apr. 17 * Vincenzo del fu Giacomo Canciani inoltra richiesta per la chiusura di una porta al n. 43 B (A.S.U., C.A. I, 269/III, 1825 Orn. II C, con dis.).
1840, febbr. 24 * Vincenzo Canciani chiede ed ottiene il permesso di «ridurre regolare l’estrema porzione del suo fabbricato sito in borgo Cussignacco al — n. 43». Precisa che la direzione dei lavori è affidata all’ing. civile Antonio Ballini (A.S.U., C.A. I, 315/VI, 985 Orn. II C, con dis.).
1842, apr. 20 * Il delegato provinciale per la i. r. commissione di alienazione dei beni e realità dello stato delle province venete vende ad Antonio del fu Leonardo Nardini la «casa — al c.n. 43, — posta sulla piazzetta dei Barnabiti verso il borgo di Cussignacco —, che tutto unito confina a lev. e mezz. col sig. Vincenzo Canciani, a pon. e tram. colla piazza de’ Barnabiti —». Descrizione dello stabile nella perizia: «Casa al c. n. 43 lett. C., fu Basina, posta — sulla piazzetta dei Barnabiti verso il borgo Cussignacco —, costrutta di muri e coperta di coppi, consistente in portina d’ingresso, atrio e ingresso, tinello al pian terreno, cantinetta, portichetto interno e corte, scalla che mette ai piani superiori con andito delle scalle, tinello ossia camera da ricevere, tinello, cucina sporca; nel secondo piano una camera e cameretta attigua, camera in angolo di levante e tramontana, altra camera del pergoletto; in terzo piano camera da letto, camera in seguito al mezzodì, altra camera in angolo di lev. e tram., camerino del pergolo, caminetto a lev. e granaio —» (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4828, 4240).
1842, ott. 8 * «— Antonio del fu Leonardo Nardini, possidente ed imprenditore —, vende — al — sig. Giuseppe Kraus e consorte — la casa posta — sulla piazzetta dei Barnabiti verso il borgo di Cussignacco, marcata dal c.n. 43 ed in mappa caseggiato lett. C —; confina a lev. e mezz. col sig. Vincenzo Canciani, a pon. e tram. colla piazzetta dei Barnabiti, pervenuta essa casa in proprietà dell’alienante — Nardini in forza del processo verbale di asta e conseguente delibera seguita a di lui favore li 14 apr. 1841 —. La vendita della — casa viene fatta — per il prezzo — di austr. — L 10000 —» (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4829, 4488).
1849, dic. 27 ° Giuseppe q. Antonio Kraus vende a Nicolò e Candido fratelli Angeli q. G.B. casa sulla piazzetta dei Barnabiti n. 43 per L 9000 (Not. Antonio Cosattini, autenticazione di atto privato).
1852 * Appartiene a Giacomo Girardis (Competenze, I, f. 1v).
1853   Progetto di un grande fabbricato da erigersi sull’area del n. 43 (A.S.U., C.A. II, 66/1853, 247 Orn. II C, con dis., firmato da Giuseppe Zandigiacomo).
  * Si tratta di una «liscivaia e tintoria secondo il nuovo metodo a vapore». La deputazione d’ornato approva «la spontanea cessione di un buon tratto di fondo onde raggiungere — rettificazione. Ed è anche plausibile che venga occupato con unità di concetto uno spazio tanto esteso, distruggendo all’uopo informi casipole e disadorne muraglie». Con la firma di G. B. Bassi suggerisce alcuni particolareggiati consigli (ibid.).
1876 * Nell’edificio al 43 B Francesco Angeli tiene un negozio di tele gregge e cordami. Vi abitano ben due levatrici, Rosa Marignani al 43 K e Pierina del Negro al 43 M. Anna Merlini al 43 N gestisce l’osteria “Alla libertà” (COSMI-AVOGADRO, 98, 107, 115).
1883 * Collegio convitto maschile Giovanni da Udine, diretto dal sac. Giovanni del Negro. Nella casa, al 43 M, ha recapito la levatrice R. Grassi Malignani4. Inoltre vi ha sede la tipografia del Patronato. Vi ha laboratorio il cesellatore e argentiere Daniele De Giorgio e abita il traduttore dallo slavo Giuseppe Manzini. Al 43 I ha negozio di cereali Pietro Trigatti e analogo negozio al 43 E gestisce Teresa Piani Lanzi. Emilio Pittorito vende “materiali da fabbrica” (AVOGADRO, 132, 142, 146, 148, 157).
     
NOTE 1 In realtà il testamento con il lascito è di Agnese Maiulo vedova di Odorico q. Ottobono Savorgnan e risale al 1395, giugno 9 (copia in B.C.U., ms. Joppi 2/II).
  2 di S. Spirito.
  3 della Porta nel ms. traccia uno schizzo dello stabile.
  4 Probabilmente è la stessa Marignani segnalata nel 1876.
     
STUDI INEDITI   CARATTI, Udine. Monastero di S. Spirito; FACCIOLI-JOPPI, Chiese, f. 124v - 127v.
     
BIBLIOGRAFIA   BIANCHI, Indice, n. 5814, 185; BRAGATO, Guida, 69-70; CAVALCASELLE, La pittura, 244; COMELLI, L’arte della stampa, 13, 220, 262, 264, 266, 270; DE PIERO, Antiche parrocchie, 119-120; JOPPI, Udine prima del 1425, XII; di MANIAGO, Guida, 58; MASSARI, Giorgio Massari, 83-84; MISANI, Istituti scolastici, 264; L. PALLADIO degli OLIVI-G. CAIMO DRAGONI, Memorie, 16, 17; PICCO, Industrie friulane. Le tintorie; RIZZI, Storia... Il Settecento, 16, 41; de RUBEIS, Catalogo, 2 (1937), 18; 4 (1937), 6; S[ACCOMANI], Il ristauro della loggia, 32, 38; ZANINI, Cenni storici.
     
ICONOGRAFIA   [CORONELLI], Udine; GAZOLDI-COSATINO-RUFFONI, Udine metropoli, n. 21; GIRONCOLI-de BAURAIN, Stemma della città, n. 39; MAJERONI-LEONARDUZZI, Città di Udine, n. 57; MURERO, Udine metropoli, n. 21; D. RASICOTTI, L’antica e nobilissima città; SPINELLI-DALLA VIA, Novissima pianta, n. 29.