1666, mar. 27 | Il comune concede alle monache di S. Spirito la strada posta tra il loro monastero ed il portone della città (Porta Gorghi) che tende alla porta di Cussignacco, che divide il monastero dal luogo donato ad esso dalla sign. Zannetta de Steffani e precisamente una parte di essa strada larga passa 26, ricevendo in cambio passa 90 al di là dal fondo Stefani, poco lungi dal molino Arcoloniani (Annales, LXXXIV, f. 163v - 164v). | |
1801 | È del convento di S. Spirito (Nomenclatura, f. 2v). | |
* | Affittata a Giuseppe Zuliano (ibid.). | |
1809 | * | Appartiene al convento di S. Spirito. Vi abita l’ortolano G.B. Canciani (Registro delli aloggi, f. 3v). |
1810, dic. 21 | Il demanio vende a G.B. fu Giacomo Canciani il n. 41, già del collegio di S. Spirito (A.S.U., N., Antonio Lorio, 10422, 390). | |
1814, dic. 24 | * | Lo scritturale Vacaroni «si obliga di porre in libertà la casa di lui condotta in semplice — affittanza di ragione del sig. Canciani, incorporata nel locale del convento di S. Spirito, per il — 30 — di decembre —» (A.S.U., N., Giovanni Zancani, 631, 99). |
1818, giu. 16 | * | G.B. Canciani chiede il «permesso di — inalzare una casa situata nella contrada de’ Gorghi, dirimpetto al ospitale di S. Francesco, marcata col c. n. 41» (A.S.U., C.A. I, 18/II, 2005 Orn. II C, con dis.). |
1832, ag., 27. | * | G.B. Canciani presenta progetto per la riforma della facciata. Esprime l’opinione che «non potendosi collocare la porta nel mezzo della facciata per la interna distribuzione della casa, vorrebbesi almeno che la linea verticale dei vani di mezzo fosse egualmente distante dai laterali» (A.S.U., C.A. I, 193, 3692 Orn. II C, con dis.). |