1801 | È del co. Carlo Antonio Arcoloniani (Nomenclatura, f. 2v). | |
* | Affittata al battirame G.B. Carli (ibid.). | |
1808, febbr. 9 | * | Dalla relazione dell’usciere Bortolo Picoli, siamo informati che l’opificio di G.B. Carli aveva due ruote (A.S.U., C.A., 1/2, 283). |
1809 | * | Appartiene ad Antonio Arcoloniani ed è abitata dal battirame G.B. Toffoli (Registro delli aloggi, f. 2v). |
1823, febbr. 26 | Lucia Arcoloniani Codroipo e Francesco Codroipo vendono a Giuseppe fu Antonio Carli, per L 15200, il mulino in via Gorghi n. 39-40 (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10547, 1825). | |
* | Dall’atto risulta che vi sono compresi «l’edifizio del mulino con pistelli, case alli civici n. 39 e 40, cortivo, orto e campo annesso» che gli Arcoloniani affittavano al Carli e a suo fratello, Antonio dal 24 dic. 1795 (ibid.). | |
1823, sett. 13 | * | Giuseppe Carli desidera «di far eseguire dei lavori nel muro che chiude a tramontana la fabbrica ad uso di battirame sita attorno li Gorghi». Il progetto è approvato (A.S.U., C.A. I, 89/1824/X, 4458 Orn. II C, con diss.). |
1852 | * | Insieme con il numero 40, con le rispettive adiacenze, appartiene a Pietro Carli (Competenze, I, f. 1v). |
1883 | * | La bottega di battirame appartiene a Maria Carli De Poli (AVOGADRO, 138). |
1935 | Demolita. |