Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
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1461, genn. 19   «Nob. ser Guielmus de Topalico, pretio decem marcharum solidorum vendidit nob. ser Georgio de Prampergo unam eius partem unius domus sitam Utini in burgo Aquilegiae exteriori, cuius hii sunt confines: iuxta dictum ser Georgium emptorem, iuxta Nicolaum Fortuna caballarium, iuxta Paulum filum magistri Raynoldi et iuxta certam viunculam per quam itur ad rostam cerdonum» (A.S.U., N., Candido del fu Girolamo, 5155, LXIII instr., f. 12r).
1529, mar. 13 * «Comprai per precio de L 12 da ser Bernardino de Pramper de Udine, habita in borgo de Aquileia, galline n. 2, de livello perpetuae — sopra le case et zardino de sua habitatione poste in — borgo de Aquileia, apresso la casa de m. Paulo Terpetino et ante et post apresso le strate publice—» (B.C.U., ms. 1017, Rotolo di Alvise Belgrado, f. 105r).
1544, lugl. 12   I nob. Federico e Soldoniero q. Federico di Strassoldo comperano la casa del q. Bernardino di Prampero in borgo Aquileia esterno, per d 500 (A.S.U., N., Antonio Belloni, 5458, Istr. 1544, f. 88v -89v).
1744   Gli Strassoldo, «ramo di Chiarmazzis avevano casa poco sopra gli Egregis» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 190).
1801   È del nob. co. Bartolomeo di Strassoldo (Nomenclatura, f. 2v ).
  * Affittata (ibid.).
1809 * Appartiene a Bortolo Strassoldo. Vi abitano come inquilini il sac. G.B. Lenarduzzi, l’industriante Lucietta Susina e il fornaio Francesco Zilli (Registro delli aloggi, f. 2v).
1815, magg. 23   Bortolo e Flaminio zio e nipote coo. Strassoldo vendono a Giuseppe fu Dionisio Fabris casa in borgo Aquileia ai n. 29 e 30 per L 12689,64 (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4813, 368).
  * A partire dal 1815 questo edificio viene considerato insieme col contiguo n. 30.
1820, nov. 3   Giuseppe Fabris vende al co. Girolamo q. Fabio Asquini e co. Teresa Galla di Parma coniugi la casa al n. 29-30, cortivo ed orto; confina lev. borgo, mezz. Giuseppe Mussionico, loco Colloredo, loco Storelli, pon. androna conduce alle mura, tram. Stefano Sabbadini, per L 18000 (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10601, 2687).
1821, ott. 7   Il nob. Girolamo Asquini vende la casa n. 29-30 ad Antonio fu Andrea de Senibus di Visco, per L 18400 (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10545, 1403).
1852 * Appartiene ad Andrea de Senibus (Competenze, I, f. 1v).
1883 * Vi ha recapito il vetturale pubblico Giovanni Vaccari (AVOGADRO, 159).