1744 |
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«I Buiatti abitano di qua della chiesa del Carmine, il più bel principio, ora proseguiscono i fratelli Pietro e Flaminio; essa casa fu prima della famiglia Tracanelli» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 190). |
1795, lugl. 1 |
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Giacomo q. Vincenzo e nipote Tavoni vendono per d 300, con patto di recupera, al rev. mons. Buiatti «un mezzado — con unito sottoportico e porzione di casa ora possessa dal nob. e rev. don Giuseppe della Porta posto in — borgo d’Aquileia», confina lev. Buiatti, mezz. e pon. Tavoni, tram. della Porta (A.S.U., N., Marco Cancianini, 10414, 6 filza). |
1801 |
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Mons. Nicolò Buiatti; sua abitazione (Registro anagrafico, f. 1v). |
1809 |
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Appartiene a Nicolò Buiatti (Registro delli aloggi, f. 2v). |
1836, sett. 22 |
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Ortensia Beltrame ved. del nob. Pietro q. Federico Buiatti vende a Giovanni Morelli de Rossi fu Andrea una casetta in borgo Aquileia, parte del n. 21, con orto; confina a lev. borgo e parte Francesco Franz, mezz. Rinoldi, pon. strada, tram. parte Margherita Beltrame, parte Francesco di Brazzà (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10613, 4938). |
1838, magg. 22 |
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Giovanni Morelli de Rossi domanda di poter completare la casa (A.S.U., C.A. I, 285/1838/VII, 2567 Orn. II C, con dis.). |
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Il permesso è concesso (ibid.). |
1839, ott. 8 |
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È di Giovanni di Vincenzo Schiavi (A.S.U., C.A. I, 299/1839/XX, 5677 Orn. II C, con dis.). |
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Il proprietario chiede di riformare la facciata. La deputazione d’ornato solleva alcune obiezioni (ibid.). |
1849, giu. 26 |
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È di Buiatti. Porta bugnata con timpano; chiave della piattabanda in tre pezzi (A.S.U., C.A. I, 469, 3753 Orn. II C, con dis.). |
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Si tratta di una richiesta per aprire «una porta d’ingresso sul borgo». Il podestà Caimo Dragoni fa annotare: «Avendo il proprietario proposto invece al nuovo tipo 6 luglio al n. 3990, passi agli atti» (ibid.). |
1850, mar. 12 |
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Giovanni Schiavi vende per L 23625 a Carlo Giacomelli casa n. 21 che aveva acquistata da Giovanni de Rossi nel 1839, sett. 7 con atto autenticato dal not. Paderni (Not. Giacomo Someda). |
1852 |
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Appartiene a Ortenzia Buiatti (Competenze, I, f. 1v). |
1876 |
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Nella parte marcata 21 B tiene lo studio l’ing. Angelo Morelli de Rossi (COSMI-AVOGADRO, 97). |
1883 |
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La parte marcata 21 A ospita un negozio di seta di Carlo Tiscotti (AVOGADRO, 156). |
Sec. XIX |
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La casa Varmo era dei Buiatti, poi degli Arcano (POJANI, Memorie storiche della parrocchiale di via Aquileia, 47). |
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BIBLIOGRAFIA |
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BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 74-76; BRAGATO, Guida, 200; COMELLI, Passeggiate, 25; ERMACORA, Guida, 200; M[ARI], Un grazie a Giove Pluvio? ; NOVELLI, Memorie di sua vita, 52, 55, 56; PERUSINI ANTONINI, Un secolo nella memoria, 42; PICCO, Scritti vari, 38, 39; de RENALDIS, Della pittura friulana, 134; S[ACCOMANI], Il ristauro, 21; C. SOMEDA de MARCO, Il duomo, 358; VALENTINIS, Udine antica, 23. |