Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
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1801   È di mons. Nicolò e nipoti Buiatti (Nomenclatura, f. 1v).
  * Vi abita come affittuale Antonio Biasotti (ibid.).
1809   È di Pietro Biasutti fabbro (Registro delli aloggi, f. 2v).
  * Affittuale il fabbro Valentino Toffolo (ibid.).
1811, apr. 10 * Vincenzo Franz «di professione scaletiere, abitante — al c. n. 19 — implora — gli venghi concessa la licenza di — espore una tavola per poter smerziare gieneri ad uso di scaletiere sotto il sottoportico delli fratelli Vendrame, avendo ottenuto la licenza anche di essi» (A.S.U., C.N., 183, 2370 Pol. 20).
1824, genn. 10 * «Pietro Biasutti — vende, salvo — patto di recupera —, al — sig. Antonio Gabai — porzione di casa del corpo della casa situata nel borgo di Aquileia — n. 19 —, composta d’una cucina e camera sopra il borgo —, per austr. L — 344,82» (A.S.U., N., Giovanni Zancani, 634, 1214).
1829, ag. 27   Pietro fu Filippo Biasutti vende con patto di recupera a Francesco fu Giuseppe Girardi la casa n. 19. Confina a lev. borgo Aquileia, mezz. Maria Toffolo, pon. eredi nob. Buiatti, tram. Vincenzo Franz «scallettiere». Prezzo austr. L 957,68 (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10555, 3299).
  * Dalla vendita rimangono escluse «la cusina e camera posta in primo appartamento, la di cui proprietà fu prima d’ora acquistata dal sig. Girardi medesimo». Nell’atto si precisa che il venditore è proprietario di detta casa «da epoca rimota — da oltre anni trenta essendo al suo nome intestata nei libri censuari» (ibid.).
1835 * Vi abita la levatrice Regina Goldner (A.S.U., C.A. I, 237/XII, Elenco del personale sanitario).
1852 * Appartiene a Martino Sarst (Competenze, I, f. 1v).
1854, ag. 2 * Carlo Cluparo, «proprietario della casetta n. 19 A —, ha divisato di riformare il prospetto di questa». Il progetto è approvato (A.S.U., C.A. II, 66/1854, 5310 Orn. II C, con dis., firmato dal muratore Valentino Dreussi).
  * Da questo anno la casa appare divisa in due parti, molto diverse, ognuna delle quali si sviluppa in forma autonoma.
1854, sett. 23 * Martino Sarst, proprietario della casa n. 19, chiede il permesso di «riformare i fori in piano terra». Gli viene concesso il nulla osta (A.S.U., C.A. II, 66, 7101 Orn. II C, con dis.).
1876   Osteria “Al nuovo magazzino” (COSMI-AVOGADRO, 106).
  * Volpe e Buzzi nell’edificio vendono legnami e materiali da fabbrica (ibid., 97). Qui inoltre abita la levatrice Luigia Merlino Nigh (ibid., 98).
1883 * Maria Patocchi vi gestisce un caffè (AVOGADRO, 139). Pietro Liso vi tiene bottega di calzolaio (AVOGADRO, 140).