Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
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1797, febbr. 23   Il nob. Andrea fu Virgilio Bianconi vende per d 1600 a Valentino fu Bernardino Floreanino casa in borgo Aquileia; confina a lev. borgo, mezz. nob. Mangilli con la casa fu del q. Bartolomio Cassacco, pon. Buiatti, tram. convento di S. Francesco e Prodolone loco Serafini (A.S.U., N., Riccardo del fu Andrea Paderni, 9978, 2544, f. 3457v - 3459r).
1801   È Valentino Floreanini «osto» (Nomenclatura, f. lv).
1809 * Appartiene a Valentino Floreanino (Registro delli aloggi, f. 2v).
1814, genn. 11 * Valentino Floreanini è inserito nell’Elenco dei pistori quali tengono depositi di farine presso di loro (A.S.U., C.N., 185, 72 Pol.).
1822, genn. 12 * «Egidio Pagnutti, filarmonico di professione, dopo aver preso in affittanza una sala della casa in borgo d’Aquileia al civ. n. 16», protesta per non aver ottenuto la licenza per aprire una festa da ballo per il carnevale. Gli viene accordato il permesso per i giorni di domenica e giovedì (A.S.U., C.A. I, 68/V).
1822, mar. 20   È di Girolamo Tosolini (A.S.U., C.A. I, 68, 1153 Orn. II C, con diss.).
  * Il proprietario presenta progetto di riforma della facciata e ne riceve l’approvazione (ibid.).
1824, febbr. 13 * Verbale di convocazione di Girolamo Tosolini per la mancata esecuzione del cornicione progettato nel disegno di riforma della sua casa. Il Tosolini si scusa asserendo di non aver compiuto tale lavoro perché i piani delle finestre «si trovano fuori di proporzione» (A.S.U., C.A. I, 89/X, 40).
1828, nov. 27   È di Girolamo Tosolini. Ha un portone bugnato, due finestre a sinistra, una a destra, tre piani di quattro finestre l’uno; accanto vi è la casa n. 17 a due piani e due finestre per piano. Il proprietario chiede di poter riformare le due case e riunirle in una sola a cinque finestre per piano (A.S.U., C.A. I, 148/X, 4917 Orn. II C, con dis.).
1841, ag. 26   Girolamo fu Agostino Tosolini dimorante in Pocenia vende a Valentino q. Giacomo Mestroni «casa dominicale — posta — in borgo Acquileia — marcata colli c.n. 16 e 17 — con ogni — diritto, compreso li fornelli per filanda di seta con le relative caldaie, naspi ed attrezzi, stuffa e fornello pel bugato, colla annessa caldaia —; qual casa — confina verso lev. il — borgo d’Aquileia, verso mezz. casa e fondi furono del nob. — G.B. Valentinis ora ved. Comelli, verso pon. fondi furono delli — Buiatti, ora — Schiavi e verso tram. — G.B. e fratelli Iuri —. Ritengono le parti il prezzo già stabilito in austr. L 20000 —» (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4827, 3847).
1845, apr. 20   È di Valentino Mestroni. Ha un portone bugnato. Piani tre di sei finestre (A.S.U., C.A. I, 390/VI, 2303 Orn. II C, con dis.).
  * Il progetto riguarda un edificio che comprende i numeri 16 e 17. È conservato il disegno, firmato da G.B. Riva (ibid.).
1852 * Appartiene, insieme col n. 17, a Ettore Mestroni (Competenze, I, f. 1v).
1876 * L’edificio ospita il negozio di seta di Giovanni Mestroni (COSMI-AVOGADRO, 114), ancora segnalato nel 1883 (AVOGADRO, 156).